Il fascino orientale dei Quintessence

Il fascino orientale dei Quintessence
di Enrico Gregori
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Domenica 15 Aprile 2018, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 21:11
Non raramente il rock, al di là del suono, ha cercato una sorta di legittimazione culturale, sociale e addirittura religiosa proponendo testi e iconografia dai riferimenti specicfici. La religione orientale, per esempio, ha spesso influenzato la musica di molti artisti. In questo ambito sipccano i Quintessence, una band inglese attiva dal 1969 al 1975 che ha spesso sfiorato il grande successo. 
Abbondante uso dei fiati, atmosfere orientali, psichedelia. Questi, in sostanza, i tre ingredienti che i Quintessence mescolavano con equilibrio per proporre la loro musica che, però, ha sempre mantenuto una certa distanza dalle soddisfazioni di classifica. Ma non c'è dubbio che il gruppo di Raja Ram, Dave Codling, Jake Milton, Allan Mostert, Shambhu Babaji e Phil Jones abbia lasciato un segno indelebile nella storia del rock proprio per il suo coraggio di essere controcorrente in un periodo in cui il pubblico mostrava di gradire altri generi.
 
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