Venti anni, nata a Roma, infanzia e adolescenza fra la capitale d'Italia e Tirana, poi l'approdo a Nettuno con i genitori - presenti al talent e salutati da J-Ax - Deborah ha sempre avuto come grande passione la musica. Musica e canto, fino alla decisione di studiare e perfezionarsi. Così dal 2015 prende lezioni di canto moderno nella scuola “La voce amica” di Nettuno con la maestra Federica Bracchetti, la sua attuale insegnante che, in tre anni, l'ha instradata verso il successo. Prima a livello locale, come vincitrice dell' Anzio’s Got Talent 2015 e del concorso Nettuno Music Lab, poi seconda alla 30^ edizione del concorso Supermaremusica ed ancora applaudita protagonista a livello nazionale in “The Voice of Italy”.
Alle Blind Audition di giovedì Deborah si è presentata con il brano “River” di Bishop Briggs e durante la sua esibizione, sottolineata dagli applausi del pubblico, quasi in sintonia i 4 giudici si sono girati verso di lei. Gesto che in “The Voice” decreta l'apprezzamento dei coach che cercano, così, di invogliare il prescelto ad inserirsi nel proprio team. Tutti le hanno chiesto informazioni - Al Bano, che le aveva rivolto qualche parola in albanese, ha poi rivelato di aver ricevuto passaporto e cittadinanza onoraria dell'Albania - spiegando di essere stati colpiti dalla sua interpretazione potente e al tempo stesso ricca di pathos e originalità. Poi Deborah ha sorriso a J-Ax ed è cominciato un nuovo sogno.
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