Valbrenta, Andrea ha 33 anni e ha inventato la ruota che si piega e si infila nello zaino

Valbrenta, Andrea Mocellin, Revolve
di Roberto Lazzarato
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Lunedì 9 Aprile 2018, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 15:23

VALBRENTA - Una nuova ruota al passo con i tempi. Si chiama «Revolve» la ruota, semplice ed innovativa, inventata e progettata da un giovane di San Nazario, in Valbrenta, Andrea Mocellin, 33 anni, laureato in un Master in progettazione di veicoli al Royal College of Art di Londra. «Si tratta di una ruota proiettata ad aprire nuove frontiere per il presente e il futuro dei veicoli pieghevoli», spiega Andrea, che presenterà il prototipo di Revolve questa sera, lunedì 9, su Rai1, durante la trasmissione 'I soliti ignoti', condotta da Amadeus.

Andrea, con l’hobby del basket, viaggi e maratone, ha maturato esperienze come designer fra gli altri presso Alfa Romeo/Maserati, Pininfarina, Audi AG, Cleto Munari, a Londra, con vari progetti esposti al Motor Show di Beijing e Ginevra, Ever di Monaco, al Mart di Rovereto e al London Transport Museum, dal 2014 ha focalizzato il suo interesse professionale sulla mobilità del futuro.
 

 

«Sono richieste ruote di grandi dimensioni in tutti i mezzi di trasporto a propulsione umana per prestazioni ed efficienza. Revolve occupa fino al 60% di spazio in meno, quando è ripiegata, e consente all'utente di riporre la ruota facilmente a casa, in uno zaino, in un baule o persino come bagaglio a mano nella cappelliera di un aereo - prosegue il giovane valligiano. - È compatibile con la maggior parte dei modelli di biciclette e sedie a rotelle e con tutti i mezzi di trasporto che utilizzano ruote da bicicletta di grandi dimensioni. Con una semplice azione si può aprire e chiudere la ruota, rendendola pratica e comoda a ogni utenza”».

Andrea, che sta attualmente lavorando a Monaco di Baviera per NIO, una start up globale di auto elettriche a guida autonoma, è impegnato in progetti legati a Revolve, soprattutto telai pieghevoli in grado di accogliere la ruota rivoluzionaria da lui inventata. «Adattare e reinventare la mobilità delle persone - conclude Andrea, - a partire dalla ruota, è una nuova sfida che può che può rendere i veicoli più efficienti per la vita di tutti i giorni».

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