«É giusto far conoscere candidati come Elisabetta Casellati che era sottosegretario alla Giustizia quando sono state depotenziate le procure che lavoravano sul Mose», diceva in campagna elettorale il coordinatore veneto Jacopo Berti.
Ora la situazione è completamente ribaltata. Il Movimento ha contribuito a eleggere Casellati come presidente del Senato e le sue «nefandezze» che erano state messe in risalto, dimenticate.
«Ma Berti si può permettere di essere filo forzista, per amore», ride chi conosce bene il consigliere regionale che è sposato con Lavinia Palombini, militante dei Giovani di Forza Italia, apprezzatissima da Silvio Berlusconi.
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