L'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,21% penalizzato dal peggioramento delle aspettative di crescita dell'economia tedesca. A marzo, l'indice ZEW, un indicatore anticipatore del sentiment dell'economia nei prossimi mesi, è sceso a 5,1 punti dal 17,8 di gennaio.
Sessione debole per l'oro, che scambia con un calo dello 0,27%. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dell'1,24%.
Lo Spread migliora, toccando i 135 punti base, con un calo di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,93%.
Nello scenario borsistico europeo performance modesta per Francoforte, che mostra un moderato rialzo dello 0,27%. Resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,39%. Parigi avanza dello 0,24%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 22.741 punti (+0,44%).
In buona evidenza a Milano i comparti Petrolifero (+1,03%), Automotive (+0,77%) e Banche (+0,71%). Tra i più negativi della lista del listino azionario italiano, troviamo i comparti Viaggi e intrattenimento (-0,80%) e Telecomunicazioni (-0,67%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri le banche con Fineco (+2,13%).
Tra le utilities, si rafforza A2A, che cresce dell'1,57% grazie ai risultati 2017.
Nel lusso, protagonista Ferragamo, con un discreto guadagno dell'1,57%.
Tra i petroliferi, buoni spunti in acquisto su ENI, che mostra un ampio vantaggio dell'1,10%.
I più forti ribassi, invece, si verificano su CNH Industrial, che continua la seduta con -1,26% dopo le dimissioni a sorpresa annunciate dall'AD Richard Tobin per "perseguire una nuova opportunità".
Dimessa Telecom Italia-0,69%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Datalogic (+3,69%) nel giorno del CdA sui conti. Venduta, invece, Juventus, che prosegue le contrattazioni a -2,01%.
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