I fatti risalgono all'agosto del 2011 quando, dopo aver intrapreso tutta la trafila che consente di effettuare un aborto, ha subito l'Ivg. Uscita dalla sala operatoria, ha però scoperto che la sua vita non sarebbe più stata quella di una volta e ha denunciato l'azienda sanitaria. Nel corso del giudizio, una consulenza tecnica "ha concluso riconoscendo che il quadro patologico lamentato è da porre in rapporto di casualità diretta con l'intervento effettuato". Ed è così che ora la Asl risarcirà la vittima di malasanità con un bonifico della somma di 92mila totali, comprese le spese legali.
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