Germania, Merkel eletta cancelliera per la quarta volta: via libera dal Parlamento

Germania, Merkel eletta cancelliera per la quarta volta: via libera dal Parlamento
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Mercoledì 14 Marzo 2018, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 08:04

Il sorriso le era già tornato da qualche giorno e, per inaugurare il quarto mandato, Angela Merkel ha scelto una grintosa giacca bianca, distinguendosi dalle sue ministre, tutte in blu. Incassata la fiducia del Bundestag al primo turno, da oggi l'ex ragazza di Kohl è cancelliera per la quarta volta, alla guida di una nuova Grosse Koalition. Berlino ha finalmente il governo, che può mettersi al lavoro. Ma le difficoltà attraversate per costruire questa terza alleanza con i socialdemocratici - sei mesi dopo il voto del 24 settembre - hanno avuto i loro strascichi anche in parlamento: la leader della Cdu ha ottenuto 364 voti, solo 9 in più dei 355 necessari alla cosiddetta «maggioranza del cancelliere».

E l'opposizione - ma lo ha rimarcato anche la presidente in pectore dell'Spd Andrea Nahles - ha subito colto la palla al balzo per attaccarla: «Non mi aspettavo un dissenso di queste dimensioni, non è un buon segnale», ha affermato Wolfgang Kubicki dei liberali, mentre il leader Christian Lindner ha aggiunto fra il profetico e il minaccioso: «Governeranno di cattivo umore». In effetti alla cancelliera mancano ben 35 voti della sua coalizione, che ne avrebbe avuti a disposizione 399. È il risultato più debole mai raggiunto, ma non è affatto un mistero che la leadership della donna un tempo più potente del mondo si sia logorata, soprattutto in questo semestre in cui è stato chiaro come nessuno avesse voglia di governare con lei. È un fatto però che in circostanze anche molto complicate - alle spalle il fallimento del tavolo 'Giamaicà e un partner recalcitrante, l'Spd, costretto a una trattativa a rischio fino alle ultime battute - Merkel è ancora lì. Pronta per volare a Parigi, venerdì, e accelerare sulle riforme europee, in sospeso da mesi. «Sono contenta di aver avuto ancora una volta la fiducia», ha commentato alla tv ARD, ridimensionando le critiche sull'esito della votazione. E a chi le chiedeva se questo sia l'ultimo mandato, ha lasciato la risposta aperta: «Lei mi conosce, sa che rispondo solo a domande necessarie...». Al Bundestag si respira un diffuso buon umore: il sollievo, dopo settimane di ansia con lo spettro delle nuove elezioni, è tangibile e bipartisan.

La squadra di governo è quasi del tutto nuova, e l'età media dimostra un ringiovanimento complessivo: c'è il vicecancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, che sarà il nuovo potente ministro delle Finanze e che dovrebbe dar tregua nelle trattative sull'eurozona dopo anni di austerity; il 37enne Jens Spahn, che da spina nel fianco di Frau Merkel viene chiamato a collaborare al delicato dicastero della Sanità; Caterina Barley, 50 anni, diventa ministra della Giustizia, sostituendo Heiko Maas, 51 anni, divenuto nuovo ministro degli Esteri. È raggiante Julia Kloeckner, 45 anni, all'Agricoltura. Hubertus Heil, coetaneo, entra nel gabinetto con la delega al Lavoro. Il più anziano è comunque tecnicamente una new entry, il bavarese Horst Seehofer, ministro degli Interni e della Patria, dopo quasi dieci anni alla guida del suo Land. Mentre alla Difesa viene confermata Ursula von der Leyen. «La democrazia viene messa alla prova», ha affermato il presidente Frank Walter Steinmeier, conferendo gli incarichi. «In Europa molti paesi vivono una forte polarizzazione e alcuni scelgono la via dell'isolazionismo.

Non è la nostra», ha affermato.

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