L'incidente è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso nell'escalation di violenza e il governo greco ha annunciato lunedì la sospensione del campionato a tempo indefinito. Inoltre la giustizia greca ha emesso un mandato d'arresto contro Savvidis e quattro delle sue guardie di sicurezza, che sono anche scese sul campo da gioco. «La Lega non riprenderà finché non ci sarà pace e tranquillità», ha affermato oggi il vice ministro con l'incarico dello sport, Giorgios Vasiliadis, al canale Real FM. Il governo metterà fine a «questa spregevole situazione». In termini simili, si è pronunciata la Fifa, che ha parlato di «una situazione inaccettabile nel calcio greco». L'organismo di governo del calcio mondiale ha esortato la Federazione greca a prendere provvedimenti immediatamente. Anche la Uefa, la confederazione europea, ha condannato gli incidenti, mentre la Eca, l'Associazione europea dei club, ha sospeso il Paok per non aver rispettato i principi e le regole di questo sport. Il problema della violenza nel calcio greco non è qualcosa di nuovo. La Lega si è fermata anche ad ottobre e novembre 2016, dopo che alcune persone sconosciute hanno dato fuoco ad una casa di un arbitro. Pochi mesi prima, l'inizio della stagione è stato ritardato di diverse settimane a causa dei timori del governo nei confronti dei tifosi. Il presidente della Superlega greca, Griogos Stratos, ha deplorato tutto ciò che è accaduto e si è detto sicuro che la giustizia prenderà le giuste misure. «L'interruzione del campionato e quello che potrebbe accadere ora andrà a scapito del calcio greco a tutti i livelli», ha detto Stratos dopo un incontro con il vice ministro dello Sport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA