Tecniche di sopravvivenza guidando tra i crateri

Tecniche di sopravvivenza guidando tra i crateri
di Mauro Evangelisti
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Sabato 10 Marzo 2018, 00:02
Ci sono più buche 
a Roma 
che stelle nel Cielo.
(Filosofo trasteverino) 

@EffeConTweet

Buche, crateri e voragini sulle strade romane stanno arricchendo gommisti e carrozzieri, ma anche cambiando regole, strategie e perfino bonton alla guida. Un tempo se qualcuno inchiodava all’improvviso sulla Salaria, riceveva insulti come se piovesse; oggi chi segue dietro conosce la ragione: la buca improvvisa. In passato, se vedevi la Panda davanti a te procedere a zig zag, pensavi che il conducente fosse ubriaco o impegnato in un litigio via WhatsApp con la morosa o entrambe le cose. Oggi sai che sta tentando di salvare i cerchioni dalle trappole d’asfalto lasciate in ordine sparso lungo la strada.

A rischiare di più sono coloro che viaggiano in scooter perché devono fare attenzione alle buche e contemporaneamente evitare l’auto che cambia improvvisamente direzione per evitare di essere inghiottita dal vuoto. Chi guida l’automobile ha affinato varie tecniche salva-gomme: c’è chi sta tutto a destra, quasi nelle corsia di emergenza, perché per misteriosi motivi in quella strada le buche sono tutte al centro; chi si immagina in una sorta di Space Invaders e si sposta di qua e di là come una nave spaziale che deve evitare gli asteroidi. Infine, i più arditi, provano a passare sopra la buca, pregando che sia più stretta dello spazio che c’è tra una ruota e l’altra. La verità è che se un giorno, in un futuro ignoto, davvero le strade romane diventeranno lisce e normali, rischieremo di addormentarci al volante a causa della noia.
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