Borse europee al palo insieme a Piazza Affari

Borse europee al palo insieme a Piazza Affari
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Venerdì 9 Marzo 2018, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 10:05
Piazza Affari cauta, in linea con i principali mercati di Eurolandia. Gli investitori rimangono attendisti in attesa del Job Report americano, vero market mover della settimana borsistica. Ieri, 8 marzo, come atteso, la Bce ha lasciato il costo del denaro invariato, mentre ha rassicurato sulla crescita economica.

L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,231. L'Oro è sostanzialmente stabile su 1.318,5 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) archivia la giornata con guadagno frazionale dello 0,28%.

Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a 126 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,90%.

Tra i mercati del Vecchio Continente si muove sotto la parità Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,24%, nulla di fatto per Londra, che passa di mano in calo dello 0,11%. Incolore Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.

Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia. Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buona performance per Tim che cresce dell'1,87% mentre si fanno insistenti i rumors su una fusione tra Mediaset e Tim.

Apre positiva Atlantia che vanta un progresso dello 0,89%. Ieri, 8 marzo il gruppo ha confermato colloqui preliminari con ACS per discutere un accordo comune sulla contesa Abertis su cui entrambi i gruppi hanno lanciato un'offerta. Moderato rialzo per A2a, che registra una plusvalenza dello 0,34%.

Le peggiori performance, invece, si registrano su Ferragamo che mostra un -2,86% Contrazione moderata per Fiat Chrysler che soffre un calo dello 0,35%. Sottotono STMicroelectronics che mostra una limatura dello 0,25%.

Bene Autogrill (+3,99%), Erg (+2,74%), Cementir (+3,09%) e Zignago Vetro (+1,83%). I più forti ribassi, invece, si verificano su Technogym, che continua la seduta con -1,65%. Spicca la prestazione negativa di doBank, che scende dell'1,92%.
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