Papa Francesco traccia la road map per i migranti: «Gli Stati li accolgano rispettando gli accordi»

Papa Francesco traccia la road map per i migranti: «Gli Stati li accolgano rispettando gli accordi»
di Franca Giansoldati
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Marzo 2018, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 08:11
Città del Vaticano -  Il Vaticano non smetterà di fare pressing sugli Stati per favorire l'accoglienza dei migranti, per fare rispettare gli accordi sui rifugiati, per fare osservare, in buona sostanza, i principi della Dottrina Sociale della Chiesa che impongono ai cristiani di aprire le porte a chi bussa in stato di necessità. Lo ha ribadito Papa Francesco stamattina ai membri dell’International Catholic 
Migration Commission (ICMC), in occasione del Consiglio 
Plenario, che si conclude oggi a Roma. «Insieme dobbiamo incoraggiare gli Stati a concordare risposte piu' adeguate ed efficaci alle sfide poste dai fenomeni migratori; e possiamo farlo sulla base dei 
principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa».E ancora. «Dobbiamo impegnarci - 
ha scandito - per assicurare che alle parole codificate nei due 
Patti, seguano impegni concreti nel segno di una 
responsabilita’ globale e condivisa». 
Secondo Francesco, «per liberare gli oppressi, gli scartati 
e gli schiavi di oggi, e’ essenziale promuovere un dialogo aperto e sincero con i governanti, un dialogo che fa tesoro 
dell’esperienza vissuta, delle sofferenze e delle aspirazioni 
del popolo, per richiamare ciascuno alle proprie 
responsabilità».

Il tema è al centro delle preoccupazioni del pontefice. «I processi avviati dalla comunità' internazionale verso un patto globale sui rifugiati e un altro per una migrazione sicura, ordinata e regolare rappresentano 
uno spazio privilegiato per realizzare tale dialogo». 
Il Papa incoraggia i cristiani ad offrire contributi validi: «Mi rallegro che 
molte delle Conferenze episcopali qui rappresentate stanno 
camminando in questa direzione, in una comunione di intenti che 
testimonia al mondo intero la sollecitudine pastorale della 
Chiesa verso i nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati». 
Infatti, ha osservato, «le molteplici iniziative avviate 
nei cinque continenti rappresentano declinazioni esemplari dei 
4 verbi - accogliere, proteggere, promuovere e integrare - con 
i quali ho voluto esplicitare la risposta pastorale della 
Chiesa di fronte alle migrazioni contemporanee».

«Auspico - ha concluso - che quest’opera continui, animando 
le Chiese locali a prodigarsi per le persone che sono state 
costrette a lasciare la propria patria e che diventano troppo 
spesso vittime di inganni, violenze e abusi di ogni genere. 
Grazie all’esperienza inestimabile, accumulata in tanti anni di 
lavoro, la Commissione puo’ offrire un’assistenza qualificata 
alle Conferenze episcopali e alle Diocesi che stanno ancora 
cercando di organizzarsi per meglio rispondere a questa sfida 
epocale».


















 
© RIPRODUZIONE RISERVATA