Il nostro muro non cede».
Sono concentrate negli ambienti dell'antagonismo le indagini avviate dalla Digos. La scritta con lo spray sul muro d'ingresso della sede non è stata affiancata da alcun simbolo. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dall'analisi delle telecamere di videosorveglianza piazzate nella zona di Trento sud dove si trova la sede di CasaPound. Un altro attentato contro la sede di Casapound a Trento ci fu nel marzo 2014. Anche in quel caso ci furono danni all'ingresso.
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