Questo scandalo, faticosamente (ci si è messo pure il regista premio Oscar Paolo Sorrentino) è arrivato con serena determinazione fino in Campidoglio. Lassù ci vedono poco e male, quasi non s'erano accorti di nulla, neppure dei dormitori di cartone sotto le arcate, finché uno stupro nella notte ha alzato il velo su uno sconcio insopportabile. I sette vizi capitali da rimuovere denunciati dalla gente esasperata saranno finalmente attaccati: telecamere, cani anti-droga e pattuglie addestrate. E il Daspo, quel potere che i sindaci hanno in più, per far sloggiare le presenze indesiderabili. Così si dimostra che nella Capitale chiedere di rimuovere l'evidenza del degrado non basta, ma insistere è utile, vincente. Parte il metodo Esquilino: lettere e proteste che rompono il silenzio e diventano grida.
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