I numeri evidenziano un incremento di attività più diffuso tra le imprese della meccanica e della chimica. Allo stesso modo - secondo l'associazione bancaria italiana - migliorano il comparto siderurgico e il terziario.
Ne consegue che dal lato del credito i settori produttivi, manifatturiero e servizi, si concentrano su richieste per capitale e investimenti, mentre dalle famiglie cresce il ricorso al credito al consumo. A fronte di ciò - sottolinea l'Abi - proseguono «a pieno ritmo» le iniziative sulla sospensione delle rate dei finanziamenti per rafforzare la fiducia e contribuire a consolidare la crescita. Dal 2009 a dicembre 2017, sono state 12.855 le piccole e medie imprese umbre che hanno beneficiato delle iniziative messe in campo dalle banche, coadiuvate dall'Abi e in collaborazione con le associazioni di rappresentanza delle imprese, per sostenere la disponibilità di credito.
Così anche per 325 famiglie che, da marzo 2015 a dicembre 2017, con la nuova moratoria per 12 mesi sulla quota capitale del proprio finanziamento, tra mutuo prima casa e credito al consumo, hanno sospeso per un controvalore complessivo di 1,8 milioni di euro.
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