Dal rock dei Dwarves a Matthew Lee: tutti i concerti della settimana

The Dwarves
di Fabrizio Zampa
19 Minuti di Lettura
Domenica 18 Febbraio 2018, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 22:39

LUNEDI' 19 FEBBRAIO
 
Cantautori/Jaye Bartell, da Brooklin a Unplugged

La rassegna Unplugged in Monti non offre molti appuntamenti ma sceglie  bene i personaggi che porta a Roma, come il protagonista del live di stasera, il cantautore Jaye Bartell, americano del Massachussets che si è trasferito in diverse città e ora vive a Brooklin. Scrittore e poeta oltre che musicista, Bartell nel 2006 ha inciso il suo primo album Feeling Better usando, oltre a voce, strumenti e loop elettronici, anche suoni registrati dal vivo, dal venti ai cinguettii di uccelli, al traffico e ai carillon, poi nel 2008 è tornato in North Carolina per mettere su la band dei Counterpoint (un gruppo hard rock con un profumo vintage ma moderno) e realizzare il secondo cd The Dog’s Dinner, con il chitarrista Shane Parish degli Ahleuchatistas, quindi è arrivato il terzo disco Loyalty, inciso con Parish e altri musicisti, infine si è stabilito a Brooklin e ha collaborato con Spalding Gray e Eileen Myles, artisti che hanno influenzato il suo penultimo album, Light Enough. Ispirato a figure storiche come Leonard Cohen e Lou Reed, Bartell scrive brani semplici, asciutti, rigorosi, fedeli alla tradizione del cantautorato americano, ha una voce molto personale, a volte cavernosa e a volte pigra, e anche se non va mai sopra le righe è un personaggio interessante. Da parecchi anni collabora con lui la vocalist Angel Olsen, che spesso è in concerto al suo fianco. Insieme ai suoi hit Bartell presenta il nuovo e quinto album In A Time Of Trouble A Wild Exultation, con sapori un po’ più pop e un po’ meno rigidi del solito. Essendo i posti del club romano limitati è d’obbligo prenotare inviando una mail a eventi@indieforbunnies.com
Unplugged in Monti, via Panisperna 101. Ore 21.30
 

 

Musica/Il bandoneon di Daniele al Parco

Il bandoneon è una fisarmonica molto particolare, con una miriade di bottoni al posto dei tasti. Inventata a metà Ottocento dal tedesco Heinrich Band è emigrata velocemente in Argentina, dove è diventata lo strumento principe delle orchestre di tango, e suonarla non è certo facile. Lo sanno Astor Piazzolla, riformatore del tango, e Richard Galliano, italo-francese virtuoso dello strumento, e lo sa bene Daniele di Bonaventura, musicista marchigiano consideato uno dei migliori e più creativi solisti a livello internazionale. «Nelle sue mani il bandoneon si trasforma in un’orchestra da camera», dice il batterista svizzero Pierre Favre, e ha ragione perché di Bonaventura riesce a mescolare con impegno e serietà ma anche con gioia e divertimento la musica classica e il jazz, suonando dalle canzoni popolari ai compositori del barocco, dai brani improvvisati a quelli da lui scritti. Il musicista vive in un mondo musicale personalissimo, dove il suo bandoneon puùò trasformarsi in un’armonica a bocca o nelle canne di un grande organo da chiesa. Un live da non mancare.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Punk/The Dwarves da Chicago all’Evol

The Dwarves sono una punkband americana nata nella metà degli anni Ottanta a Chicago, oggi di base a San Francisco, California. Hanno cominciato come gruppo garage, poi si sono spostati verso l’hardcore per diventare una formazione punk con testi la cui intenzione era ed è di provocare shock negli ascoltatori, che però sono abituati ai loro temi preferiti, sesso e droga. Vengono descritti come uno degli ultimi autentici e veri bastioni dell’ideologia punk nell’era musicale contemporanea, e scusate se è poco. Brutti, sporchi e cattivi (almeno è così che amano essere descritti), dopo un passato che li ha visti spostarsi dal garage al surf, al rock e al punk, dall'esplosivo inizio con Horror Stories (album del 1986) ai recenti The Dwarves Invented Rock & Roll (2014), Radio Free Dwarves (2015) e al nuovissimo Take Back the Night (che la formazione dovrebbe presentare nell’attuale tour. Ma con The Dwarves è difficile fare previsioni attendibili, anche se offrono  un rock tosto, violento, dalle sonorità sempre diverse, capace di scatenare una marea di adrenalina.
Stabilire l’esatta formazione non è facile, perché ai due immancabili protagonisti, il vocalist Blag Dahlia (noto anche come Julius Seizure, all’anagrafe Paul Cafaro) e il chitarrista He Who Cannot Be Named (colui che non può essere nominato, ma sembra che si chiami Pete Vietnamcheque), in genere si uniscono il chitarrista Fresh Prince of Darkness (è Marc Diamond, della band Motochrist), Chip Fracture al basso e Gregory Pecker (ovvero Gnarlie Watts) alla batteria. Tra i musicisti che vanno e vengono ci sono poi Rex Everything (è uno dei nomi d’arte di Nick Oliveri, che stasera apre il concerto con la sua band Death Electric, preceduto a sua volta da Olga & Svetlanas) e il batterista inglese Andy Selway (alias Dutch Ovens, della band tedesca KMFDM). Come apparirebbe chiaro, sul palco dovreste trovare un sacco di gente, ma la certezza è una sola: tanti musicisti magari diversi, gran casino, grandissima energia e musica a palla senza risparmio.
Evol Club, via dei Lucani 22, ore 21
 
 
Rock/L’ultima reunion dei Rhapsody

Il vocalist Fabio Lione, il chitarrista e tastierista Luca Turilli, il chitarrista Dominique Leuirquin, il bassista Patrice Guers e il batterista Alex Holzwarth, cioè la band di symphonic metal dei Rhapsody, per festeggiare il ventennale della formazione annunciano la loro ultima reunion e il tour che vede sul palco la line-up originale. Suoneranno per intero il loro Symphony Of Enchanted Lands e una selezione dei grandi classici del gruppo.
Orion Live Club, viale John Fitzgerald Kennedy 52, ore 20
 
 
Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì c’è Per chi suona la campana, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio Folkstudio. Stasera sono sul palco Valentina Cesetti, Roberto Kunstler e Edy Paolini.
L'ingresso è libero.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
MARTEDI' 20 FEBBRAIO
 

Blues/Al Cotton Club si celebra Roberto Ciotti

Oggi sarebbe caduto il compleanno di Roberto Ciotti, grande chitarrista e bluesman scomparso alla fine del 2013: era un musicista straordinario, un pezzo di storia del blues made in Italy, aveva uno stile che non puntava tanto sulla sua pur eccellente tecnica quanto sulla enorme passione, che era il principale ingrediente delle sue splendide performance. Anche stavolta, come succede da quattro anni, un folto gruppo di musicisti e amici si riunisce per ricordarlo come artista e come uomo. La serata, da un'idea di Adriana Ciotti e a cura della vocalist, chitarrista e blues singer Francesca De Fazi (che ha inciso a New Orleans il suo ultimo album Roman Blues Woman, con la collaborazione di Andy J Forest all’armonica), vedrà sul palco un mare di artisti che reinterpreteranno sia i suoi brani che il buon vecchio blues in tutte le sue versioni. «Per la festa di Roberto siamo pronti a tutto ma anche a niente», dice il batterista Antonio Santirocco, che interverrà con Francesca De Fazi, Fabiola Torresi, Giulio Verdecchia, Stefano Malatesta, Franco Vinci, Valter Detond, Angelo Olivieri ,Tarcisio di Domenicantonio, Danilo Cartia, Pino Liberti, Flavio Vargas Don Santos, Gavino Parretta, Massimo Bizzarri, Umberto Barbuto, Massimo Lustrissimi, Elio Volpini, Piero Fortezza, Alex Valle, Paolo Pratali, Marc Fish e tanti altri musicisti e amici che si aggiungono di giorno in giorno.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Grande swing con Polosa al Fonclea

Per la serie “a volte ritornano“ il pianista Jimmy Polosa torna al club di via Crescenzio dopo qualcosa come quarant’anni di assenza: gia membro della band The Flippers e della storica Seconda Roman New Orleans di Carlo Loffredo, Polosa spazia  con la sua musica fra swing, ragtime, stride piano, ballads e bebop. Ha suonato in Europa e in America, è un attento studioso e ricercatore delle perle del pianismo, è sempre on the road e stasera offre un repertorio a base di swing in quartetto con il trombettista siciliano Benedetto Amoroso, il contrabbassista Enzo Il Grande e il batterista Renato Musillo.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 22
 
 
Cantautrici/Camilla Noci presenta Sette giorni

Sette giorni su sette è l’album di debutto della cantautrice romana Camilla Noci, innamorata della musica d'autore e di quella brasiliana in tutte le sue sfumature. Lo presenta live anche stasera, con la sua band, in uno degli appuntamenti del martedì a cura di Piji. In scaletta sia i brani del disco che altri brani inediti, nonché doverosi tributi a pietre miliari della nostra musica (come Lucio Dalla, Luigi Tenco e Pino Daniele), oltre a classici della musica popolare brasiliana.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
Soul/Phototaxis, da Israele con Neverlander

E’ la prima volta in Italia degli israeliani Phototaxis, band electro soul che prende il nome dalla fototassi, termine della biologia che indica un movimento in relazione alla luce, la tendenza ad avvicinarsi nella sua direzione affrontando l'oscurità e le incognite del percorso. Il gruppo di Tel Aviv è alla ricerca della luce prodotta dalla sua musica. La  vocalist dai toni ipnotici e misteriosi è Yael Feldinger, il compositore dei brani è Itai Tsuk, e con loro suonano Yael Geva alla tromba, Neta Maimon al violoncello, Nir Blum al basso e Alex Rotman alla batteria. Il loro sound è un saporito mix di suoni grezzi e sonorità club music.
Na cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
MERCOLEDI' 21 FEBBRAIO
 
 
Cantautori/Franky Maze al 30 Formiche

Franky Maze è il progetto solista di Francesco Mazzi, che si muove tra il folkeuropeo e americano e il cantautorato dark e produce canzoni che sono un viaggio musicale attraverso deserti e foreste nebbiose e fanno perno su una ricerca intimista e visionaria di suoni e liriche. Ha appena pubblicato Night/Flood, primo EP che già dal titolo simboleggia l’unione dei due mondi, quello delle radici e quello dell’oscurità, con cinque brani densi di citazioni che rimandano alla Bibbia e al blues delle origini (il primo singolo, Dark Was the Night, richiama il brano di Blind Willie Johnson). Con una voce calda, una chitarra acustica, un synth e una loop station con percussioni, segue le tracce di Nick Cave e David Eugene Edwards, e ha già fatto concerti in un tour europeo che ha attraversato Germania, Francia e Svizzera.
30 Formiche, via del Mandrione 3, ore 22
 
 
GIOVEDI' 22 FEBBRAIO
 
 
Concerti/Matthew Lee, doppio live al teatro Cyrano

Matthew Lee è un giovane pianista made in Italy pieno di talento e dalla tecnica trascinante, che dal vivo offre show ricchi di ritmo e ha un modo assai personale di suonare sia nei concerto che nei dischi: all’anagrafe Matteo Orizi, vocalist e musicista di Pesaro, Lee ha studiato al Conservatorio Rossini (dal quale è stato radiato perché il suo stile veniva giudicato troppo esuberante), si è avvicinato al rock ascoltando i dischi di Elvis e nel suo percorso ha seguito le orme di Jerry Lee Lewis (con Chuck Berry, Bo Diddley, Presley, Little Richard & compagnia è uno dei padri del rock: ha 83 anni ed è vivo e vegeto). Lee dal 2009 si è esibito all’estero (è stato protagonista di cinque serate al Lionel Hampton Jazz Club, storico tempio del jazz parigino, e l’anno seguente ha debuttato negli Stati Uniti al Cincinnati Blues Festival), ha dato più di mille concerti fra Italia, Olanda, Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera, Slovenia, Belgio e paesi africani. E’ un musicista con le carte in regola sia dal vivo che nei dischi e due anni dopo il recente album D’altri tempi è uscito Piano Man, disco nel quale offre un mix insolito di arrangiamenti molto personali di hit internazionali (Lady Gaga, Bruno Mars, Nancy Sinatra, George Harrison, Bobby Darin), brani classici (Gioacchino Rossini e Kurt Weill) e pezzi suoi. Nei live Mathew offre set pieni di energia.
Teatro Cyrano, via di Santa Maria Mediatrice 22, stasera e domani ore 21
 
 
Rock/Gli inglesi Wave Pictures a Unplugged

Hanno cominciat a suonare nelle colline dei Leicestershire esono arrivati a Londra: è il percorso dei Wave Pictures, rockband inglese formata dal vocalist e chitarrista David Tattersall, dal bassista Franic Rozycki e dal batterista Jonny H. Helm. Prima di arrivare al successo ne hanno fatte tante, dai dischi autoprodotti  ai progetti collaterali, collaborazioni con altri musicisti e gruppi, una trentina fra album e singoli, fino a Bamboo Diner in the Rain, il loro ultimo cd, fatto di un rock alternativo britannico instancabile, al completo di tante vibrazioni sonore e testi che parlano di tutto, comprese le dichiarazioni d’amore per una sala da biliardo. Essendo i posti limitati è d’obbligo prenotare inviando una mail a eventi@indieforbunnies.com
Unplugged in Monti, via Panisperna 101, ore 21.30
 
 
Rock/L’elettronica dei Bad Pilot al Lanificio

Arriva da Parigi il rock elettronico dei Bad Pilot, band nata nel 2007 e formata dal vocalist Alex de Selve, dal chitarrista e tastierista Antoine Eole e dal batterista Corbeil Dallas. Il trio offre un alternative pop che si avvicina al trip hop ed è arrivato al terzo album, Swimming with Sharks, con suoni più elettronici dei precedenti. La voce di Alex (che è nato e cresciuto fra i ghiacci, nella base aeronavale di Thule, in Groenlandia, dalla quale è scappato, a bordo di una vecchia imbarcazione rattoppata, insieme a altri due esuli e disertori, gli attuali compagni di band Antoine e Corbeil. «Il nostro obiettivo  - racconta de Selve – era fare il grande salto e conquistare una specie di rinascita, una seconda e nuova vita». La loro musica crea atmosfere sognanti dove la voce quasi naif di Alex si divide tra l'inglese e il francese con un risultato quasi esotico.
Lanificio, via di Pietralata 159a, ore 22
 
 
Pop-rock/I Peach Pit al Largo Venue

Una band di Vancouver, Canada, che mescola rock e pop e che raccoglie un doppio pubblico, sia di ragazzini che di rocker: sono i Peach Pit, ovvero il vocalist e chitarrista Neil Smith, il chitarrista Mikey Pascuzzi, il bassista Peter Peachy Pete Wilton e il batterista Christoper Vanderkooy . E’ una formazione nata quando i quattro erano al liceo e che è diventata popolare due anni fa, quando il primo EP Sweet F.A. diede vita a quello che loro chiamano «pop da gomma già masticata». L’anno scorso  il loro brano Peach Pit è diventato virale e ha superato i due milioni di visualizzazioni su Youtube, e l’album di debutto Being So Normal ha avuto molto successo.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2 (Prenestina), ore 22
 
 
Cantautori/Al Big Mama la Rino Gaetano Band

On the road da anni, la Rino Gaetano Band, coordinata dalla sorella Anna Gaetano, mantiene viva la memoria delle canzoni del cantautore scomparso nel lontano 1981 in un incidente stradale, all’età di 30 anni. E’ la cover band ufficiale di Rino, della quale fanno parte il nipote Alessandro Gaetano (voce e chitarra), il chitarrista e vocalist Ivan Almadori, il chitarrista Alberto Lombardi, il tastierista Michele Amadori, il bassista Fabio Fraschini e il batterista Marco Rovinelli. In scaletta hanno tanti brani, da Mio fratello è figlio unico a Berta filava, Nuntereggae più, Ma il cielo è sempre più blu, Sfiorivano le viole, Gianna, Aida, Ahi Maria, In Italia si sta male.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Marika Lermani live all’Elegance


Il quartetto guidato dalla vocalist Marika Lermani offre un viaggio fra il mondo del jazz e quello del blues, con brani entrati nel repertorio di artisti come Billie Holiday, Nina Simone, Diana Krall, Beth Hart, Melody Gardot, Bill Withers, Etta James e così via Al suo fianco il chitarrista Nicola Costa, il contrabbassista Giuseppe Civiletti e il batterista Andrea Scala.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Seby Burgio in trio al Charity

Seby Burgio è uno dei pianisti più richiesti nel panorama del jazz italiano, collabora con tanti musicisti, da Larry James Ray a Paolo Belli, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Rosario Giuliani, Barbara Casini, Javier Girotto, Stefano Di Battista, Paolo Fresu, Maurizio Giammarco, Max Ionata, Giovanni Amato, Steve Grossman e tanti altri, e stasera è in concerto in trio con Francesco Puglisi   al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Canzoni/Song 'e Napule e Dottore all’Arciliuto

Song ‘e Napule è un concerto acustico del quale è protagonista la canzone napoletana, con brani della tradizione molto conosciuti, la proiezione di immagini della Napoli di fine Ottocento e aneddoti e spiegazioni sulle canzoni: protagonisti Ciro Mautone, vocalist e musicista soprannominato il Samurai di Mergellina, e Paolo Rainaldi, chitarrista che cambia il suo modo di suonare a seconda del contesto. E Dottore è un album che il medico, autore e compositore Marco Lombardozzi presenta live (con Angelo Anastasio alle chitarre e cavaquinho e Luca Sbardella alla fisarmonica) e che per la prima volta parla in musica di medici e di pazienti, di malattie e di  ansie, di passioni e di dubbi, quarant'anni dopo il celeberrimo Dotti, medici e sapienti scritto e inciso da Edoardo Bennato.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Rock/The Idles al Fonclea

Quattro musicisti che recuperano il più sano, ribelle e giovanilistico spirito del rock degli anni ’50 e ’60, da Link Wray a Chuck Berry, dai Sonics a Elvis, dai Kinks al sound della britannica Stiff Records: ecco The Idles, ovvero il vocalist Eddie Da Silva, il chitarrista Daniele Tanzilli, il bassista Massimo Bulgarelli e il batterista Daniele Giorgi, in concerto stasera.
Fonclea, via Crescenzio 82a, ore 22
 
 
VENERDI'  23 FEBBRAIO
 

Cantautori/Stelio Gicca, sonetti e canzoni

Stelio Gicca Palli, cantautore famoso per aver scritto con Edoardo De Angelis un evergreen come Lella, continua a scandagliare anime e storie, e stasera, con Primiano Di Biase alle tastiere e Simone Talone alle percussioni, propone una serata intitolata Sonetti, canzoni, strambotti, sirventesi (sono le composizioni in versi di origine provenzale), che comprende molte delle sue composizioni.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21.30
 
 
Jazz/All’Elegance la band degli Smoking Cats

La band degli Smoking Cats, guidata dalla vocalist afro-argentina Thanee Rodriguez, si muove fra acid jazz, nu-soul e rhythm & blues con brani dei repertori di Erykah Badu, Jill Scott, D’Angelo, Chaka Khan e altre star. i grandi artisti del genere. Accanto a Thanee suonano Alessandro Tomei (sassofoni e flauto), Mirko Locatelli (piano e tastiere), Roberto Ceccarelli (basso) e Gianluca Costa (batteria). Vi aspetta un bel sound.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5
 
 
Soul/Alan Soul & Alanselzer al Big Mama

La band degli Alanselzer affianca il vocalist Giulio Alan Soul Todrani nelle sue serate a base di soul, swing e funky, con il quale suonano Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria). Giulio & band spiegano che i loro brani, ispirati ai grandi interpreti, «non sono cover, perché non esistono cover nella musica soul, e non è una cover band quella che decide che non si può vivere senza suonare Georgia on My Mind o Ain’t That Groove, per la semplice ragione che il soul è una missione, una fede e una regola di vita da non tradire mai».
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
VENERDI'  23
 
 
Jazz/Ivan Vicari Organ al Cotton

Come può suonare oggi un organista jazz? La risposta viene da Ivan Vicari, che ha cominciato con il rock ma è rimasto folgorato dall'ascolto di un disco del grande organista americano Jimmy Smith ed è passato al jazz. Dopo molti anni di studio il punto di partenza è rimasto il terzo Smith, quello di The boss, l’album che nel lontano 1968 guardava mezzo secolo avanti e offriva una visione profonda e aperta. Vicari ha suonato con numerosi jazzisti e ha affiancato la vocalist Karen Jones. Stasera è in quartetto con Alessandro Tomei (sax e clarinetto), Sergio Fausti (chitarra) e Mauro Salvatore (batteria).
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Gegè Munari Swing Machine al Charity

Il batterista Gegè Munari è una leggenda del nostro jazz, ha dato migliaia di concerti dappertutto e stasera, con la sua Swing Machine, presenta un nuovo progetto che si muove dal bebop all’hard bop e rilegge grandi standard arrangiati in chiave moderna. Con luoi ci sono il trombettista Francesco Lento, il pianista Ettore Carucci e il contrabbassista Vincenzo Florio.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 

Funk/Al Monk ritornano i Calibro 35

I Calibro 35 sono un supergruppo funk-jazz italiano formato nel 2007 a Milano: il loro sound è ispirato alle colonne sonore di molti film di genere «poliziottesco» usciti soprattutto nell’Italia degli anni settanta. A dieci anni dal loro esordio la band ha appena pubblicato il suo sesto album in studio, Decade. Più che una celebrazione il disco è quasi una capsula del tempo, nella quale il gruppo ha inserito tutti gli elementi di cui si è composta la sua storia. Sono Luca Cavina (basso), Enrico Gabrielli (organo e fiati), Massimo Martellotta (chitarra e tastiere) e Fabio Rondanini (batteria e percussioni) e chiamano il loro stile Cinematic Funk.
Monk, via Giuseppe Mirri 35, ore 22
 
 
SABATO 24 FEBBRAIO
 
 
Jazz/Minnie Minoprio torna al Cotton

Torna sul palco del Cotton Club la ex padrona di casa del locale romano, la vocalist Minnie Minoprio, con la sua Black & White Charleston Band. La formazione (Gianluca Galvani alla cornetta, Carlo Ficini al trombone, Vincenzo Lucarelli al pianoforte, Renato Gattone al cotrabbasso e Alfredo Romeo alla batteria) ripercorre con lei il repertorio e la tradizione del jazz dei primi anni del ’900, con brani di William Handy, Fats Waller, George Gershwin, Hoagy Carmichael e altri grandi autori e musicisti che si sono affermati nei cosiddetti anni ruggenti, il periodo fra la prima e la seconda guerra mondiale.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Face 2 Face quartet all’Elegance

Si chiama Face 2 Face, faccia a faccia, il progetto che vede insieme il chitarrista Rocco Zifarelli e il vibrafonista e percussionista Pierpaolo Bisogno, con il bassista Dario Deidda e il batterista Roberto Pistolesi. Per Zifarelli quella fra chitarra e vibrafono è quasi un’attrazione fatale: sono due strumenti dalle grandi potenzialità melodiche, ritmiche, timbriche ed armoniche, che favoriscono un sound molto equilibrato e nello stesso tempo particolare. Ispirandosi al suono classico del quintetto di Red Norvo, a quello di Gary Burton e a quello più recente degli Steps Ahead, il gruppo propone un repertorio di brani originali e di standard jazz riarrangiati per l’occasione.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Rock/ Beatles in Jazz all’Arciliuto

Beatles in Jazz è un happening musical-narrativo che prende come punto di partenza la storia del quartetto di Liverpool, considerato simbolo di un’epoca di grandi cambiamenti: la raccontano fra note e teatro i monologhi di Giorgio Di Capo e gli arrangiamenti jazz curati del vocalist Luca Consalvi, con Marco Giocoli alla chitarra e Pierfrancesco Cacace al sax.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
Soul/Bianca Blues live al Big Mama

I brani di artisti come Curtis Mayfield, Ray Charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green, Marvin Gaye, James Brown e compagni, trasmessi in radio per decenni, hanno fatto ballare intere generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans, e la band Bianca Blues & i Sette Soul rilegge quel ricco repertorio in un giusto equilibrio tra soul, funk e rhythm & blues. Sono il vocalist Fulvio Tomaino, il chitarrista Alfredo Bochicchio, il bassista Massimo Nanni e il batterista Claudio Colazza, con una ricca sezione di fiati: Sergio Vitale alla tromba, Luca Giustozzi al trombone e    i tre sassofoni di Carlo Micheli, Paolo Tomassini e Bruno Coltre.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Blues/Fabio Marza, blues night al Charity

La band di Fabio Marza (voce, chitarra, dobro e armonica) è sulla breccia dal 2007, vede al fianco del leader la vocalist Greta Bragoni, il bassista Fabio Mellerio e il batterista Max Ferraro, ha suonato in una miriade di festival blues, ha tre album alle spalle (l’ultimo è You Know Me, Live at Labirinto) e offre una serata a tutto blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
DOMENICA 25 FEBBRAIO
 

Jazz/Gatto ai confini del Real Book

S’ititola Ai confini del Real Book il nuovo progetto del laboratorio di musica d’insieme (Lab On The Road Pro- professional edition 2018) diretto dal batterista Roberto Gatto e con il quale il jazzista romano, dopo una lunga ricerca, si esibirà stasera in una sofisticata performance di genere modern-post-bop, con un repertorio ricercato e fuori dalla tradizione jazzistica degli standard più noti al pubblico. Gatto è lo special guest di una formazione  di classe,  con il sassofonista spagnolo Luis Alberto Enguita Prádanos, il pianista Riccardo Durante, il chitarrista Gianluca Ottaviani e il contrabbassista Alessio Renda. E’ un incontro molto particolare, uno di quegli eventi che capitano di rado, tutto da scoprire.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Rock/I Riding Sixties al Big Mama

Una serata con i Riding Sixties è una via di mezzo tra una festa e una lezione-concerto: sono due epoche che s'incontrano in una formazione sulla breccia da parecchi anni e che annovera dai “vecchi” testimoni d’epoca come Pietro Maria Tirabassi, voce e chitarra, e Enzo Civitareale, batteria e voce (nel 1970 suonava con i mitici Corvi) ai  più giovani Marco Bertogna (basso e voce), Simone Rauso (chitarra e voce) e Alberto Bolli (pianoforte e voce), e stasera propongono una battaglia a tutto beat fra i migliori brani dei Beatles e dei Rolling Stones, mettendo a confronto composizioni di George Harrison e di Brian Jones.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Jazz/Swing, si balla al Cotton Club

Si chiama Swing Swing Swing la domenica al Cotton, dov’è di scena il sassofonista Red Pellini, in trio con Alessandro Cuccaro al pianoforte e Carlo Battisti alla batteria: si balla e si imparano il ballo swing e il Lindy Hop con una lezione di ballo gratuita, offerta per scoprire i primi passi.
Cotton Club, via Bellinzona 2, dalle ore 18
 

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