Regionali, Alemanno abbandona
Pirozzi e appoggia Stefano Parisi
Storace: «Io non tradisco»

Regionali, Alemanno abbandona Pirozzi e appoggia Stefano Parisi Storace: «Io non tradisco»
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Lunedì 5 Febbraio 2018, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 20:21
RIETI - Gianni Alemanno sceglie Stefano Parisi, Francesco Storace resta fedele a Sergio Pirozzi, e si dice fuori dal suo Movimento nazionale per la sovranità. E' l’ultimo colpo di scena, maturato questo pomeriggio, nelle file del centrodestra laziale che si prepara alle Regionali del 4 marzo.

Una frattura nella coppia - l’ex sindaco e l’ex governatore - che dal primo momento aveva sponsorizzato la corsa del sindaco di Amatrice ma che ora invece procederà divisa: il primo a sostenere, con il partito, il candidato unitario del centrodestra, leader di Energie per l’Italia; l’altro fermo nel sostegno al «sindaco dello scarpone», nella cui lista già è inserito lo storico braccio destro Roberto Buonasorte, ex consigliere regionale de La Destra. Decideranno le urne.

I MOTIVI DELLO STRAPPO
Alemanno, segretario del Mns, spiega i motivi dello strappo: «Il Movimento appoggia alle Politiche la Lega,, ottenendo l’inserimento di propri candidati nelle loro liste. Non possono esserci atteggiamenti diversi alle Regionali», argomenta Alemanno, pronto a presentare la sua proposta all’assemblea dei quadri romani di questa sera. Tanto più, ricorda, che «nostri candidati in Lombardia sono già nelle liste per Fontana presidente. Ribadisco la mia piena stima per Sergio Pirozzi», sottolinea l’ex sindaco, ma dato che «tutti i partiti del centrodestra e in particolare la Lega hanno scelto di convergere su Parisi anche il Movimento Nazionale non può non schierarsi su questa candidatura».

LA REAZIONE
La reazione di Storace è netta: «Io non tradisco Pirozzi. Alemanno ha convocato una riunione, ma in rete ha già deciso unilateralmente l’appoggio a Parisi, senza alcun candidato nella lista di Roma. Una decisione grave e settaria, oltre che poco condivisa in un movimento che fino a pochi mesi fa aveva sostenuto Casapound a Ostia. Dopo le mie dimissioni dalla presidenza del partito - prosegue il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio - avevo sperato in un atteggiamento meno schizofrenico. Alemanno schiera se stesso contro un uomo del popolo che giurava di voler sostenere. E' l’ultimo atto che segna la mia definitiva incompatibilità con il Mns».

IL COMMENTO DEL SINDACO DI AMATRICE
Pirozzi, da parte sua, la prende con sarcasmo: «Prende forma la grande ammucchiata - dice il candidato - Ma l’Alemanno che sostiene ufficialmente Parisi e che ha avuto alcuni posti in lista alle Politiche è lo stesso che veniva definito impresentabile e usato come motivazione da chi si opponeva alla mia candidatura unitaria o si tratta di un caso di omonimia?».

IL PARERE DEL PD
«Si sono già divisi - ironizza il vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi - Nessuna sorpresa: proprio Alemanno nel 2010 firmò il «patto della pajatA» con la Lega di Bossi, quella di Roma Ladrona. Ha una vera passione per tutto quello che arriva dalla Lombardia, e probabilmente è uno dei pochissimi che crede alle balle di Parisi»
 
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