La Lega accetta l'offerta di MediaPro: «Serie A su tutte le piattaforme». Scontro con Sky

La Lega accetta l'offerta di MediaPro: «Serie A su tutte le piattaforme». Scontro con Sky
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Lunedì 5 Febbraio 2018, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 18:42

Rivoluzione sui diritti tv. La Lega serie A ha accettato l'offerta di MediaPro, ritoccata al rialzo a 1 miliardo, 50 milioni e mille euro (i mille euro sono quelli che portano l'offerta complessiva al di sopra del minimo richiesto da Via Rossellini). Sky ha diffidato la Lega attraverso i propri legali perché la trattativa avrebbe dovuto essere con intermediari indipendenti ma, secondo il colosso satellitare, MediaPro non ha questo ruolo.



LA DIFFIDA DI SKY
Sky, attraverso i propri avvocati, ha diffidato la Lega Serie A dall'assegnare a MediaPro i diritti
tv del campionato per il prossimo triennio, sostenendo in sintesi che il gruppo audiovisivo spagnolo, pur avendo presentato un'offerta per lo specifico bando rivolto esclusivamente agli “intermediari indipendenti”, non opererebbe come un intermediario indipendente ma come un vero e proprio operatore della comunicazione. Il documento dei legali dell'emittente satellitare fa riferimento anche a notizie riportate dagli organi di stampa, secondo cui MediaPro avrebbe avviato nel corso della trattativa privata una negoziazione con la Lega per «realizzare uno o più canali tematici anche sotto forma di canali ufficiali della Lega», curandone i palinsesti e la veste editoriale. Secondo quanto sottolinea Sky, Mediapro inoltre avrebbe negoziato con l'intenzione di «vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali», «concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati» e ripartire i profitti con la Lega. Mediapro, è quindi la tesi dei legali dell'emittente satellitare, intende agire a tutti gli effetti come operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti (violando il paragrafo 5.3 del secondo Invito). E inoltre, sostiene sempre Sky, essendo preclusa ad unico operatore della comunicazione l'aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva (no single buyer rule) l'assegnazione a Mediapro viola anche l'articolo 9.4 del Decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida. Per queste ragioni Sky ha chiesto alla Lega di considerare l'offerta di MediaPro inammissibile e quindi di interrompere le trattative private con il gruppo spagnolo e di escluderlo immediatamente dalla procedura di assegnazione.

LA REPLICA
«Un fallo di confusione». Infront liquida così la diffida di Sky alla Lega Serie A. «È fisiologica riottosità - nota l'ad di Infront Luigi De Siervo -. Faccio una battuta, bisogna anche saper perdere sportivamente. Dopo due round siamo stati costretti a guardare fuori e MediaPro ha offerto 220 milioni più degli operatori italiani. Il sistema italiano non ci capiva e abbiamo avuto il dovere di aprirci, ora sono convinto che MediaPro troverà gli accordi con gli operatori».  

I VINCITORI
«Il nostro obiettivo è vendere più calcio possibile, alla migliore qualità possibile, al prezzo più giusto, collaborando con le piattaforme e aprendo nuove finestre di distribuzione». È la filosofia di MediaPro secondo Jaume Roures, presidente del gruppo spagnolo che ha acquistato i diritti tv della Serie A. Un altro storico socio, Tatxo Benet, ha aggiunto: «Per noi è cruciale l'abbonato, vogliamo che chi si abbona possa vedere tutte le partite. La Serie A si vedrà su ogni piattaforma, su tutti gli schermi possibili».
 

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