Masterchef, il tribunale dà ragione a Callegaro: «Non era un cuoco»

Stefano Callegaro
di Roberta Merlin
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Giovedì 25 Gennaio 2018, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 07:47
ROVIGO - Dopo avere vinto in cucina, il masterchef polesano Stefano Callegaro trionfa anche in tribunale. Il cuoco di Adria, vincitore nel 2015 della quarta edizione della sfida televisiva Masterchef prima di mettersi ai fornelli nel noto programma di Sky non aveva mai esercitato la professione di cuoco, ma era un semplice amatore-principiante, alla pari di tutti gli altri concorrenti.

A stabilirlo è stata la sentenza della Settima sezione civile del tribunale di Milano, davanti alla quale Callegaro, alcuni mesi dopo la vittoria, aveva dovuto difendersi dall'accusa di avere barato partecipando al programma non come dilettante, ma come professionista. A querelare lo chef polesano era stata la stessa società produttrice del talent show, Magnolia Spa. Callegaro fin da subito aveva rigettato ogni accusa, spiegando di non avere mai fatto il cuoco per professione. La causa era però andata avanti e ora il cuoco polesano dovrà essere risarcito.

 Il giudice Patrizio Gattari ha dato infatti ragione allo chef polesano, in quanto non vi è nessun elemento da cui possa ritenersi che Stefano Callegaro non fosse cuoco amatoriale, condannando Magnolia Spa a versare 10mila euro al vincitore, per avere promosso nei suoi confronti una causa temeraria. Altri 13.400 euro Magnolia li deve a Callegaro per le spese legali.
 
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