Roma, lo Stato assume eccellenze: concorsi per 1.500 giovani

Roma, lo Stato assume eccellenze: concorsi per 1.500 giovani
di Diodato Pirone
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Lunedì 15 Gennaio 2018, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 18:18

Nel 2018, finalmente, Roma tornerà a svolgere una sua funzione sociale strategica: l’ascensore sociale. Maturano o stanno per partire, infatti, moltissimi concorsi indetti da istituzioni, enti e Agenzie Pubbliche con sede centrale nella Capitale. Lo Stato dunque ricomincerà ad attirare giovani brillanti fornendo un trampolino soprattutto agli italiani della “generazione digitale” o comunque a quelle “eccellenze” che oggi troppo spesso sembrano destinate ad un futuro al di là delle Alpi.

In ballo sono almeno 1.500 posizioni (Il Messaggero ne ha contate 1.494 per la precisione) che probabilmente aumenteranno nel corso del 2018, quando tutte le amministrazioni utilizzeranno i meandri del piano di assunzioni pubbliche varato con la scorsa Finanziaria.

Ma la vera notizia non si trova sul lato quantitativo della medaglia quanto su quello qualitativo: le amministrazioni centrali offrono quasi sempre solo posti qualificati e in alcuni casi molto qualificati. E’ il caso ad esempio degli ambitissimi posti messi a concorso a fine 2017 (bandi già chiusi) dal Quirinale e dalla Corte Costituzionale. Per capire la portata dell’evento, soprattutto per gli 8 selezionati che varcheranno il portone del Quirinale a febbraio, va ricordato che la Presidenza della Repubblica non svolgeva un concorso da ben 30 anni.
E’ fortissimo anche il segnale che presto la Camera e il Senato invieranno alle nuove generazioni. Le due amministrazioni si stanno unificando e, dopo ben 15 anni di turn-over bloccato, nel 2018 torneranno ad aprire le loro stanze a circa 150 ragazzi, sia pure a condizioni economiche molto meno favorevoli di quelle riservate agli odierni 2.000 dipendenti delle Camere.

LA FASCIA ALTA
Laurea (non solo economica) con almeno 105/110 e ottima conoscenza dell’inglese sono i requisiti di base per partecipare al concorso della Banca d’Italia (scadenza 5 febbraio 2018) che tra l’altro cerca laureati in legge per l’Arbitro Bancario Finanziario, statistici in grado di lavorare anche a modelli econometrici, laureati in economia sia per l’analisi dei comportamenti delle aziende che esperti di “orientamento nelle discipline economico-finanziarie”. Palazzo Koch cerca in tutto 76 giovani.

E Roma torna ad offrire un’altra discreta quantità di opportunità attraverso due grandi amministrazioni come il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Inps. Il Mef (che avrà due anni di tempo per le assunzioni) si sta preparando a varare un bando per l’assunzione di 422 funzionari cui si aggiungono 212 funzionari e 24 dirigenti del suo braccio operativo: l’Agenzia delle Entrate.

Anche il piatto dell’Inps è ricco perché riguarda ben 365 posti. In questo caso il termine per le domande è scaduto mentre si attende per il 9 febbraio 2018 il calendario delle prove. Il “caso Inps” si presta ad un supplemento di analisi sulla fascia più alta del “popolo dei concorsi” perché l’Istituto ha ricevuto ben 22.519 domande che sono state sottoposte ad un primo screening.

Ebbene l’età media dei candidati ad entrare all’Inps è risultata di 33 anni. Inoltre il 64% di essi (cioè ben 14.400) ha presentato altri titoli oltre alla laurea, come certificazioni o titoli post laurea, utili per ottenere punteggi aggiuntivi. Molto buona fra i candidati anche la conoscenza dell’inglese poiché il 41% delle certificazioni su questa lingua sono di livello C1 o superiore.

A queste principali opportunità, Roma finisce per affiancare una miriade di occasioni di minore portata quantitativa. Ecco le 99 posizioni presso il Consiglio di Stato che affiancano le 37 dell’Avvocatura di Stato. E poi i 41 posti che dovranno essere coperti al ministero delle Infrastrutture, i 22 dell’Inail, i 5 della Consob. In questo scenario spiccano, infine, i 13 posti già messi a concorso nel 2017 dall’Agenzia del Demanio e i 15 da coprire presso l’Agenzia Industrie Difesa.
 

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