Vigili del fuoco, 300 euro tra aumenti e indennità

Vigili del fuoco, 300 euro tra aumenti e indennità
di Andrea Bassi
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Martedì 9 Gennaio 2018, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 22:17
Il rinnovo del contratto per circa 35 mila vigili del fuoco potrebbe arrivare già nel prossimo week end. Ieri i sindacati hanno incontrato la ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, il sottosegretario Angelo Rughetti e il ministro dell'interno Marco Minniti. Cgil, Cisl, Uil e Confsal, hanno deciso di comune accordo di provare a trovare un'intesa sugli aumenti in busta paga, lasciando le questioni normative ad una seconda fase della negoziazione. Nelle prossime ore il ministero della Funzione pubblica trasmetterà le tabelle con gli aumenti, ma l'accordo sembra davvero a portata di mano. Anche perchè sul tavolo, non c'è solo lo scatto tabellare da 85 euro medi lordi mensili come per tutti gli altri dipendenti della pubblica amministrazione. Nelle loro prossime buste paga i vigili del fuoco troveranno anche uno scatto specifico legato all'anzianità e all'inquadramento. Si tratta di una voce già presente nelle buste paga dei poliziotti, ma che i vigili del fuoco non hanno mai ricevuto. Uno scatto che si riceve, in base all'inquadramento, a 15 anni di carriera, poi a 22 anni e, infine, a 28 anni, per una somma che oscilla tra gli 80 euro medi lordi mensili e i 250 euro lordi per gli inquadramenti e le anzianità più alte. Per finanziare questa voce specifica sono stati stanziati dal governo 87 milioni di euro che adesso dovranno essere impiegati attraverso un Dpcm. L'obiettivo è riuscire a pagare questa voce specifica, oltre all'aumento tabellare di 85 euro, nelle buste paga di febbraio. Che, a questo punto, potrebbero diventare pesanti. In media, insomma, arriverebbero aumenti tra i 180 e i 200 euro lordi, ai quali andrebbero aggiunti gli arretrati per il 2016 e il 2017 che, secondo i calcoli dei sindacati, sarebbero altri 450-500 euro lordi.

LE RISORSE
Non solo. A stretto giro potrebbe arrivare un altro Decreto del presidente del consiglio, per ripartire un altro fondo da 150 milioni inserito nell'ultima legge di Stabilità, per finanziare i servizi operativi di tutto il comparto della difesa e delle forze dell'ordine. La quota che spetterebbe ai vigili del fuoco dovrebbe oscillare attorno ai 15 milioni e dovrebbe essere utilizzata, come del resto richiede la legge, per finanziare gli straordinari, il lavoro festivo e i notturni. I sindacati vorrebbero un riequilibrio di queste indennità rispetto alle forze di polizia, che ricevono cifre sostanzialmente più alte per gli straordinari e i festivi. «Abbiamo fatto un incontro proficuo in un clima disteso», ha commentato Rughetti. «Come era avvenuto già con le forze dell'ordine e le forze armate», ha aggiunto il sottosegretario, «anche con i Vigili del fuoco ci siamo confrontati per trovare soluzioni economiche e normative soddisfacenti per entrambe le parti. Adesso stiamo entrando nel merito delle numerose questioni che sono state accantonate in tanti anni di blocco contrattuale operato dal centro destra che oggi sembra avere la memoria corta» ha proseguito Rughetti. «Il nostro obiettivo - ha detto l'esponente del Pd - è aumentare il livello dei servizi a cominciare da quelli operativi e pagare meglio le donne e gli uomini che si occupano della nostra sicurezza. In 5 anni abbiamo messo 7 miliardi di euro, nessuna mancetta elettorale, ma un investimento cospicuo per rendere le nostre città più sicure». Positivo anche il commento del segretario della Fns Cisl, Pompeo Mannone. «L'incontro che si è tenuto oggi (ieri, ndr) con la Ministra Madia e con il Ministro Minniti», ha detto, «è stato positivo: abbiamo proposto di affrontare subito la parte relativa alla parte economica del contratto e di avere maggior tempo per la parte normativa, al fine di rendere più pesante la busta paga dei Vigili del Fuoco dopo più di 8 anni di blocco del contratto». Il segretario generale della Confsal Vigili del fuoco, Franco Giancarlo, ha invece chiesto di «chiudere in settimana l'accordo contrattuale con gli 85 euro medi, oltre che con gli arretrati del triennio 2016/2018 e le risorse già stanziate per l'assegno di specificità di 87 milioni». La Confsal ha chiesto anche di predisporre una sorta di preaccordo che impegni le parti sulla parte normativa, oltre che sulla previdenza integrativa.

 
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