Molto attiva sui social network, Konig è stata per anni una delle principali reclutatrici di terroristi dell'Isis e, dalla Siria, diffondeva video di propaganda incitando alla jihad armata. Nel settembre 2015 fu la prima donna inserita dagli Usa nella lista nera dei terroristi internazionali. Tra l'altro, è sospettata di aver incitato alcuni suoi conoscenti in Francia a perpetrare azioni violente.
La donna si era convertita all'Islam dopo aver sposato il suo primo marito, un algerino, arrestato per traffico di droga: ha imparato l'arabo, ha cambiato il suo nome in Samra e ha iniziato a indossare un velo. Andò per la prima volta in Siria nel 2012, prima di tornare nell'agosto 2013 per tentare di recuperare i due figli, ma poi ripartì da sola. Nel 2014 è partita alla volta della Siria per unirsi al suo nuovo compagno, che è stato poi ucciso. Negli ultimi mesi diverse jihadiste catturate avrebbero scritto al presidente Emmanuel Macron per chiedere di essere giudicate dinanzi a un tribunale francese. Nelle scorse settimane, il presidente ha detto che Parigi esaminerà «caso per caso» la situazione delle jihadiste dell'Isis con passaporto francese.
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