Consapevolezza. Lontano dall’Olimpico la Lazio non hai mai perso in questo campionato: «Noi siamo difficili da battere, ma stiamo subendo troppo - ha ammesso il classe ’97-. La mia Lazio non deve subire così tanti gol». In riferimento agli ultimi episodi arbitrali sfavorevoli, Strakosha ha aggiunto: «Cose strane? Succedono e le giudicano gli altri, noi non dobbiamo mai mollare e perdere la testa. Siamo sereni, lavoriamo bene». La stagione è ancora lunga, ma Thomas è fiducioso per ottenere un posto per la Champions League: «Siamo tutti vicino lì davanti e tutti ci conoscono. Ogni squadra quando gioca contro di noi dà il 100%. Nulla è difficile e sognare non fa male, ma bisogna migliorarsi». A chi gli ha fatto notare di aver vinto il duello a distanza con il collega e connazionale Berisha, portiere dei nerazzurri, Strakosha ha risposto: «Non guardo queste cose, penso solo alla mia Lazio. Perché dico “mia Lazio”? Sono qui da quando ero ragazzino, da 16 anni. Sono fiero e orgoglioso, sto molto bene qui e mi sento a casa».
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