Bullismo, al liceo Anco Marzio di Ostia arriva l'app per la prevenzione

Bullismo, al liceo Anco Marzio di Ostia arriva l'app per la prevenzione
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 15:05
Il Liceo Ginnasio Statale «Anco Marzio» di Ostia annuncia il lancio della prima app per la prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo, destinata agli studenti dell'istituto (vittime, autori e loro famiglie) coinvolti in questi odiosi fenomeni. Si tratta di una delle prime applicazioni della legge n. 71/2017 e in particolare di un progetto pilota finanziato dalla Regione Lazio, replicabile dalle scuole interessate, che fornisce ai nativi digitali uno sportello virtuale dove ricevere un primo supporto in modo semplice e riservato e fissare un incontro faccia a faccia con un team di docenti esperti (un giurista, uno psicologo, un informatico) durante l'orario scolastico.

Ciò avviene attivando la funzione di alert presente su WhereApp, la piattaforma gratuita per l'informazione certificata di pubblica utilità, scaricabile da App Store (McOs) e da Google Play (Android). Il progetto coinvolgerà circa 1400 studenti e le rispettive famiglie per un totale di oltre 4000 persone prevedendo l'apporto attivo di studenti («peer education») ed ex-studenti in funzione di testimonial anche in occasione di campagne di sensibilizzazione e formazione destinate a docenti, studenti e famiglie.

Il team è coordinato dal «Referente Cyber Bullismo», la nuova figura introdotta dalla Legge agisce come facilitatore nei rapporti tra Scuola, famiglie e con il Garante per la Protezione dei Dati Personali, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, le Associazioni e i Servizi attivi sul territorio.
 
La Legge nazionale riconosce infatti centralità alla Scuola quale punto di contatto e canale di relazione privilegiato proprio grazie al rapporto fiduciario che si instaura tra professori e studenti, essenziale in momenti difficili resi spesso drammatici dall’isolamento e dalla vergogna. Gli autori in molti casi non si rendono neppure conto di avere commesso un reato (sia pure non a loro imputabile a causa della minore età) mentre le famiglie sono quasi sempre ignare o sottovalutano la gravità di questi comportamenti.

«Un segnale importante e innovativo per la legalità, per l'educazione alla legalità, e sono felice che parta dai giovani, dalle scuole e da Ostia, si parla spesso di questo territorio ed è' significativo valorizzare tutto ciò che c'è' di
positivo e questa scuola anche nel passato ha avuto sempre grande sensibilità di fronte ai temi della legalità», ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, che ha partecipato alla conferenza stampa per la presentazione di WhereApp.

Il progetto, ha sottolineato Ferri, «è di primaria importanza per consentire ai ragazzi un accesso facilitato a una piattaforma sicura e accogliente quale quella di Whereapp, dove i giovani possano confrontarsi con esperti e ricevere il supporto necessario per attraversare dei momenti difficili, senza essere ostacolati da sentimenti di paura, vergogna o colpa che spesso impediscono l'immediatezza delle denunce di persona».

«È un bene che non solo le Forze dell'Ordine, tramite app come YouPol, ma anche le scuole e le associazioni abbiano gli strumenti necessari per garantire ai ragazzi uno spazio di ascolto protetto - ha proseguito -. L'impegno delle istituzioni in questa direzione ha consentito un aumento delle denunce e delle segnalazioni, che si traduce in un incremento della presa di coscienza dei propri diritti e della gravità dell'atto di cyberbullismo. L'educazione corretta all'uso dei media rimane cruciale e richiede un sforzo da parte delle istituzioni per potenziare gli adulti, sopratutto genitori e insegnanti, e coinvolgere i giovani nell'elaborazione di politiche digitali, affinché possa essere capito quali siano le aree di intervento più critiche».

 
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