La Lazio sfiora la rimonta, vince lo Zulte Waregem-Lazio 3-2, ma è una sconfitta indolore

La Lazio sfiora la rimonta, vince lo Zulte Waregem-Lazio 3-2, ma è una sconfitta indolore
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 00:48

Luci e ombre per la Lazio che chiude il gruppo K con una sconfitta indolore. Contro lo Zulte Inzaghi sperimenta e manda in campo una squadra giovanissima.  Miceli, Crecco, Murgia, Palombi si sono ritrovati per la prima volta a giocare tutti insieme. Non si poteva certo pretendere la luna. Non la chiedeva Inzaghi che cercava la personalità dei più giovani. Segnali ci sono stati.  Miceli, il più giovane in campo: 18 anni, doveva sostituire uno come Leiva. Compito arduo alla prima da titolare con i grandi. Ci ha provato e ha dimostrato di avere ampi margini di crescita. 

CONFERME
Ed è quando il tecnico laziale manda in campo qualche big in più che il ritmo cambia. caicedo firma la sua seconda rete consecutiva. Assist di Leiva che poco dopo segna il momentaneo 2-2 con un bellissimo colpo di tacco in area. Il brasiliano dimostra diessere il miglior acquisto di Tare in questa stagione: persoanlità, esperienza e qualità. 

RITORNI
Finalmente riecco Anderson. Le note più dolci arrivano proprio da Felipe . Il brasiliano entra con voglia e determinazione e quando si accende ha qualità fuori dalla media. Da vedere e rivedere la serpentina con cui manda al manicomio mezza difesa belga. Il brasiliano si muove tra le linee andando spesso a prendersi palle e ripartendo con la sua velocità. Inzaghi può finalmente sorridere. Il buio è alle spalle. Eccolo l’uomo che è tanto mancato ai biancocelesti in quest’ultimo periodo. Ha giocato a mille, sa che deve recuperare tanto terreno per strappare una maglia da titolare. Difficile toglierla a Luis Alberto. Una sfida interessante per il brasiliano che ha l’ennesima chance per dimostrare la sua maturazione definitiva. 

BOCCIATO 
Male Vargic. Il secondo portiere biancoceleste non ha lanciato certo segnali incoraggianti. Due gol di testa dove non è apparso esente da colpe. Anzi. Nel finale di primo tempo rischia il disastro rinviando con le mani direttamente su De Pauw, fortuna per lui che la conclusione finisce alta. Incolpevole sul terzo gol. Marcatura allegra di Wallace


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