Ornella Muti in Basilicata per il nuovo film, nel Vulture le riprese di “Wine to love”

Ornella Muti
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Lunedì 20 Novembre 2017, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 17:12
Il vino Aglianico e l'amore, il Vulture - dove quell'antico vitigno è coltivato - e New York: sono i quattro «ingredienti» di «Wine to Love», una commedia romantica che si gira appunto fra le pendici del Monte Vulture, in provincia di Potenza, con un cast - di cui fa parte Ornella Muti - che si trasferirà poi oltreoceano, nella «Grande Mela».

Il film - che segna l'esordio alla regia di Domenico Fortunato, che è anche attore nell'opera - è il frutto di una produzione «Altre storie» con Rai Cinema, prodotta da Cesare Fragnelli in collaborazione con la Regione Basilicata.

Oltre Muti e Fortunato, del cast fanno parte Michele Venitucci, Alessandro Intini, Giulia Ramires e Teodosio Barresi; la sceneggiatura è firmata da Salvatore De Mola e Domenico Fortunato, la fotografia è di Federico Annicchiarico; scenografia di Antonella Di Martino e costumi di Magda Accolti Gil e Sara Fanelli.
Il film racconta la storia di Enotrio Favuzzi, «solitario e burbero» produttore di Aglianico del Vulture: i tanti premi
ricevuti attirano l'interesse di una imprenditrice americana decisa ad arricchire la sua enoteca di New York. Il fratello di Favuzzi, invece, vuole le vigne per farci un resort di lusso. Il produttore resiste ma ecco che torna in paese Anna Monti, ex top model della quale Enotrio è stato innamorato.

Cesare Fragnelli ha spiegato che il film «è più di una commedia sentimentale. La storia apre la strada ad un discorso più ampio sul rapporto universale, non per forza conflittuale, tra il mondo local, il Vulture, e global, New York. Attraverso l'incontro di questi due mondi - ha aggiunto il produttore - il film diventa una storia universale che valica ogni confine geografico perché il vino, come l'amore, è nel palato e nel cuore di tutti gli amanti del mondo. Ed è proprio questo ponte ideale che ci ha spinto a 'edificarè una realizzazione filmica che valorizzi le bellezze locali per farle conoscere anche a un pubblico internazionale».
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