Il titanismo bombarolo e stragista di U Curtu si è rivelato la migliore spinta per lo Stato e per i cittadini a reagire e ha molto contribuito al collasso, ma non ancora alla morte della mafia. Lei resta, in forme nuove e difficili da comprendere e da catalogare, lui è andato via. E l'Italia continuerà a farsi - nella speranza di non fare caricature di se stessa e del suo nemico - tutte le domande che la propria dignità le impone di porsi. E l'autocoscienza nazionale, specie ora che Rina non c'è più, dovrà essere ancora più profonda e non banalizzante.
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