Abu Dhabi, apre il Louvre d'Arabia dopo 10 anni di lavori: festa inaugurale con Macron

(Photo Courtesy Mohamed Somji)
di Laura Larcan
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Martedì 7 Novembre 2017, 19:24 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 12:41

E se il "Ritratto di Dama" di Leonardo da Vinci sbarcasse in mezzo al deserto? No, non è la trama dell'ultimo thriller di Dan Brown. Perché il capolavoro universale del genio del Rinascimento italiano spicca tra i tesori del Louvre che arrivano da Parigi nell'oasi dorata di Abu Dhabi, tra le sabbie del deserto e l'acqua cristallina. Un soggiorno a lungo atteso e che trova il suo coronamento mercoledì 8 novembre dopo dieci anni di progetti, lavori, contratti e polemiche (sabato in programma una super festa di concerti, spettacoli, fuochi d'artificio). E' tutto pronto per l'apertura del Louvre d'Arabia, il nuovo museo "satellite" che apre ad Abu Dhabi col brand della storica istituzione culturale parigina. A tenerla a battesimo persino il giovane presidente francese Emmanuel Macron che affiancherà il principe Mohamed bin Zayed.
 

 


L'ISOLA DELLA FELICITA' Sorge sull'isolotto artificiale di Saadiyat, Isola della Felicità, della capitale degli Emirati Arabi Uniti. A firmarne lo spettacolo architettonico, l'archistar Jean-Nouvel. La struttura è ispirata a una Medina orientale e coperta da un'immensa cupola in acciaio pesante quasi quanto la Torre Eiffel che si propone come simbolo di «tolleranza». I dettagli fanno la differenza. Sotto l'elmo in acciaio di 180 metri di diametro si nascondono 55 edifici bianchi ispirati alle Medine orientali in cui sorgono i dipartimenti e le gallerie. Il puzzle di 7.850 stelle metalliche che compone il soffitto fa filtrare un gioco di luci e ombre ispirato ai suk orientali, una «pioggia di luce», la definisce Jean Nouvel. Inizialmente stimata a 600 milioni di euro, il costo della struttura è lievitato a causa dei ritardi.

COME NASCE IL MUSEO? Il tanto atteso museo universale, come è stato definito dagli addetti ai lavori, è frutto dell'accordo siglato nel 2007 dal Governo francese e dallo Stato federale degli Emirati Arabi, per lanciare Abu Dhabi come polo dell'arte e della cultura (alla base un accordo di 30 anni e 6 mesi per la cessione del marchio "Louvre" per la contropartita di 1 miliardo di euro complessivi che gli Emirati Arabi Uniti si impegnano a versare al Louvre di Parigi). Pensare che l'opera è passata per tre presidenti: Jacques Chirac, che l'approvò, Nicolas Sarkozy e Francois Hollande. Ma sotto ai riflettori ci sarà il giovane (e fortunato) Emmanuel Macron.

LE OPERE In mostra, sfilano opere di tutte le epoche e civiltà. Tra i pezzi esposti, un Corano del VI secolo, una Bibbia gotica e una Torah dello Yemen. Nel quadro del trentennale accordo di partenariato da un miliardo di euro, il Louvre di Parigi ha prestato al cugino del deserto pure il "Ritratto di Dama" - la Belle Ferronière - di Leonardo Da Vinci.
Per garantire la sicurezza e la buona conservazione delle opere in cui le temperature superano spesso i 40 gradi sono state adottate misure eccezionali. Compito del "Louvre des sables", come lo hanno ribattezzato i francesi, sarà riflettere i temi universali, lo scambio tra culture, le influenze comuni tra le civiltà, dalla Preistoria fino ai giorni nostri, passando per l'Antico Egitto, la Grecia o la Roma imperiale.

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