Nei giorni scorso il quadro clinico, come riferiva il bollettino medico dell'ospedale Salesi di Ancona, era «di una grave anossia cerebrale da sindrome da annegamento. Le condizioni generali erano gravissime». Il piccolo, il 20 ottobre scorso, era sfuggito al controllo della nonna ed era caduto in una piscina privata piena d'acqua e coperta da un telo di plastica. La donna, che stava portando via i mobili dalla casa resa inagibile dal terrmoto, lo aveva trovato che galleggiava: il piccolo, residente a Fermo con i genitori, era stato trasportato con l'eliambulanza all'ospedale di Torrette di Ancona. E' morto ieri sera .
«La generosità dei genitori del piccolo Filippo ha reso possibile salvare quattro vite altrimenti condannate». Così la Direzione generale dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona dopo il prelievo multiorgano autorizzato dai genitori. L'espianto si è svolto nell'Ospedale Salesi, dove Filippo era stato ricoverato dopo l'incidente, con la collaborazione delle equipe di Cardiochirurgia di Bergamo e dell'Ospedale Bambin Gesù di
Roma, coordinate dal Centro Regionale Trapianti Marche, da Nord Italia Transplant program (Nit) e dal Centro Nazionale Trapianti operativo. Gli organi donati dal bimbo verranno trapiantati su pazienti in attesa a Roma, Bergamo, Milano Policlinico e Centro trapianti di Bari. «Il nostro ringraziamento - dice la nota della direzione dell'Ao - e un abbraccio commosso vanno a questa famiglia tanto provata dal dolore che è stata capace di un gesto di altruismo meraviglioso».
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