Catalogna, Rajoy mostra il pugno di ferro

Catalogna, Rajoy mostra il pugno di ferro
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Giovedì 12 Ottobre 2017, 09:45
(Teleborsa) - Continua il braccio di ferro tra Barcellona e Madrid. Dopo il discorso del presidente catalano Puigdemont che ha dichiarato l'indipendenza della Catalogna ma l'ha sospesa per favorire il dialogo con l'Esecutivo spagnolo, arriva anche l'ira del Premier Mariano Rajoy. "Puigdemont confermi se ha dichiarato la secessione". Più che una richiesta di chiarimento, un ultimatum quello che il Presidente del Consiglio spagnolo ha rivolto al Presidente catalano visto che Rajoy ha dato tempo per la risposta fino a lunedì 16 ottobre. Madrid non ha mai fatto mistero di rifiutare il dialogo per un atto che ha definito un "inammissibile ricatto". In Parlamento, il Premier spagnolo ha usato toni duri contro il Governo della Catalogna di Puigdemont: "Un attacco sleale e pericoloso alla Costituzione, all'unità della Spagna e alla convivenza pacifica dei cittadini. Il governo autonomo non ha rispettato la legge e le sentenze della Corte", ha sottolineato Rajoy riferendosi al referendum del primo ottobre. "E' un momento grave per la nostra democrazia", ha detto ancora il Premier, sottolineando che "si stanno mettendo in discussione i principi di una società democratica". Se Puigdemont non farà un passo indietro sul tavolo ora c'è l'ipotesi di applicazione dell'art.155 della Costituzione che consentirebbe la sospensione dell'autonomia catalana e dell'art.116 che permette di istituire lo "stato di eccezione" in una parte del territorio del Paese.  Ma Barcellona non arretra. Se la Moncloa deciderà di applicare l'art.155 della Costituzione, il governo catalano andrà avanti sulla strada dell'indipendenza, ha affermato il portavoce dell'esecutivo catalano Jordi Turull. "Se applicano il 155, vuole dire che non vogliono il dialogo, e sarà chiaro che dobbiamo essere coerenti con i nostri impegni" ha spiegato.  
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