Province: noi al collasso. In sciopero i 20mila dipendenti

Province: noi al collasso. In sciopero i 20mila dipendenti
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Venerdì 6 Ottobre 2017, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 22:37
Scioperano oggi per tutto il giorno i 20mila dipendenti delle Province e delle Città Metropolitane. «La mobilitazione è stata indetta a livello nazionale per lanciare l'allarme rosso sulle condizioni degli enti locali», denuncia la Cisl. «Mancano le risorse economiche per mantenere i servizi. In Lombardia alcune attività sono già state chiuse o fortemente ridimensionate, al punto che in alcuni territori è ormai impossibile garantire la manutenzione delle scuole e delle strade». Il dissesto economico degli enti locali minaccia i servizi fondamentali alla cittadinanza, il posto di lavoro dei dipendenti e anche le buste paga. 

«Di fatto la mobilitazione di domani - sostiene il presidente di Upi Puglia, Antonio Gabellone - è soltanto la richiesta della restituzione di un maltolto: lo Stato ha sin qui trattenuto somme non sue, sottraendole alle province e derivanti dalla loro autonomia impositiva tributaria, garantita dall'articolo 119 della Costituzione. Basterebbe restituire alle Province le loro entrate tributarie per evitare il naufragio finanziario che le attende. Un passo che Parlamento e Governo devono fare necessariamente. Con la prossima Legge di stabilità l'Esecutivo, Camera e Senato - conclude Gabellone - hanno la possibilità di salvare le province, i loro servizi e i loro dipendenti. Diversamente, lo stallo finanziario sarà inevitabile». 
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