L'enigma della Gioconda nuda arrivata al Louvre: potrebbe essere di Leonardo

L'opera è al vaglio degli esperti del Centro di Ricerca e Restauro dei Musei francesi
di Rachele Grandinetti
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Venerdì 29 Settembre 2017, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 20:47
Un ritratto unico al mondo. Oppure no? La Gioconda di Leonardo Da Vinci potrebbe avere una “sorella” più disinibita e gli esperti sono all’opera per scoprire se i due disegni sono nati dalla stessa mano. Si tratta di un volto che ricorda la Monna Lisa ma, in questo caso, il soggetto rappresentato è senza veli. È la “Gioconda nuda”, così è stata definita dai critici che aspettano col fiato sospeso il verdetto. Conservata fino a poco tempo fa al Musée Condé del castello di Chantilly, la tela è approdata nel Centro di Ricerca e Restauro dei Musei francesi che si trova al Louvre per dare risposta agli enigmi che, ancora una volta, saltano fuori quando si tratta di lei, del suo sorriso.

La Gioconda nuda sarà esposta al Louvre nel 2019, data in cui ricorreranno i 500 anni dalla morte di Leonardo: gli esperti sperano di aver fatto luce sul mistero prima di allora. Per adesso sappiamo che la tela fu acquistata nel XIX secolo da Enrico d’Orléans e che a lui venne venduta come opera di Da Vinci. Oggi, però, è bene procedere con cautela prima di assegnare certe paternità: «Possiamo dire che l’intuizione di Enrico d’Orléans era giusta. Almeno in parte quel disegno è opera di Leonardo», ha detto Mathieu Deldicque, curatore del patrimonio del museo Condé, a Le Figaro.

Per il momento gli esami effettuati rivelano che questa Monna nuda è stata realizzata tra il 1485 e il 1638 (ma il dato non è particolarmente significativo visto che nel mondo esistono una ventina di versioni della Gioconda nuda che risalgono al XVI secolo). L’unica certezza, secondo la stampa francese, è che non si tratta di una copia: il lavoro è un originale.
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