Venezuela, Maduro risponde alla crisi umanitaria con il "Piano Coniglio": «Allevateli sui balconi per mangiarli»

Venezuela, Maduro risponde alla crisi umanitaria con il "Piano Coniglio": «Allevateli sui balconi per mangiarli»
di Federica Macagnone
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Venerdì 15 Settembre 2017, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 15:21
Mancanza di cibo e livelli di malnutrizione da crisi umanitaria? Il presidente Nicolás Maduro ha lanciato la sua personale e bizzarra soluzione alla grave scarsità di generi di prima necessità che sta affliggendo il suo Paese: incoraggiare le persone ad allevare conigli per mangiarli e far fronte così alla crisi.

Il governo, infatti, ha varato il cosiddetto “Piano coniglio” che contribuirebbe ad aumentare la disponibilità di cibo nel Paese, mostrando ai cittadini come mettere su un allevamento di roditori sui tetti e sui balconi delle loro case. «Si tratta solo di un problema culturale, perché ci hanno insegnato che i conigli sono graziosi animali domestici - ha detto il ministro dell'Agricoltura urbana, Freddy Bernal, durante una trasmissione televisiva a cui ha partecipato questa settimana insieme a Maduro  - Un coniglio non è un animale domestico, sono due chili e mezzo di carne ad alto contenuto proteico e senza colesterolo».

Come riporta la Reuters, gli avversari di Maduro hanno deriso la proposta tacciandola come un'assurdità, insistendo che il vero problema è nel fallito modello di socialismo finanziato dal petrolio che non è riuscito a sopravvivere dopo il crollo del mercato del greggio. «Sei serio? - ha chiesto Henrique Capriles, governatore di Stato e due volte candidato dell'opposizione alla presidenza, in un video in risposta a Bernal - Vuoi che la gente cominci ad allevare conigli per risolvere il problema della fame nel nostro Paese?».

Dal canto suo Maduro ha ribadito che le sanzioni americane hanno esacerbato la crisi: ad agosto l'amministrazione Trump ha firmato un ordine esecutivo che, tra l'altro, vieta il commercio negli Usa dei titoli di Stato di Caracas, non escludendo che si possa arrivare anche a una “soluzione militare per affrontare la crisi nel Paese”.

Intanto la crisi umanitaria nel Paese si aggrava: secondo i dati di Caritas Venezuela, il 54% dei bambini presenta deficit nutrizionali, tra i piccoli al di sotto dei 5 anni la denutrizione acuta è pari al 3% mentre quella moderata è all’8. I casi di diabete sono aumentati del 95%, quelli di ipertensione del 92. È triplicato l’indice di mortalità subito dopo la nascita e 114.000 persone affette da Hiv o Aids non hanno accesso ai medicinali necessari. Nelle farmacie è disponibile solo il 38% delle medicine di base. «Siamo estremamente preoccupati - ha detto Janeth Márquez, direttore di Caritas Venezuela - I nostri dati mostrano chiaramente che i livelli generali di malnutrizione sono in aumento e la malnutrizione acuta nei bambini ha attraversato la soglia di crisi. Se non rispondiamo presto, diventerà molto difficile per questi bambini rientrare in una normale crescita». 
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