Roma, Di Francesco: «Contro l'Atletico Madrid voglio una battaglia vera»

Roma, Di Francesco: «Contro l'Atletico Madrid voglio una battaglia vera»
di Gianluca Lengua
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Lunedì 11 Settembre 2017, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 00:06

Debutto in Champions League per Eusebio Di Francesco, il tecnico visibilmente emozionato carica la sfida di domani contro l’Atletico Madrid: «Sarà una battaglia di quelle vere. Mi auguro che sia un esordio positivo, meglio delle ultime partecipazioni. È una partita delicata, determinante per la qualificazione». Ecco le parole dell'allenatore della Roma in conferenza stampa. 
 
Esordio in Champions. «Vorrei vedere una squadra determinata come quella che avremo davanti. Ci dovremo anche un po’ adeguare a loro. Una battaglia di quelle vere. Mi auguro che sia un esordio positivo, meglio delle ultime partecipazioni. È una partita delicata, determinante per la qualificazione».
 
Il Cholismo. «La squadra ha una sua identità. Meno estetica, ma molto pratica raggiungendo sempre l’obiettivo. Raggiungere due finali di Champions in quattro anni non è un caso. Simeone è un grandissimo allenatore. Sappiamo di affrontare una squadra con determinate caratteristiche. Per poter competere con loro dobbiamo mettere in campo anche le loro caratteristiche».
 
Florenzi o Peres. «I dubbi sono all’ordine del giorno, è normale che sia così. La squadra si sta allenando bene. Ha ragione Kevin. Noi parliamo di collettivo, questo è fondamentale. È un aspetto che sto cercando di mettere all’interno della squadra. Peres-Florenzi? Le valutazioni le farò tra oggi e domani, non ho ancora deciso niente. L’infortunio di Schick sembra meno grave del previsto, mi auguro di poterlo riavere tra Verona e Benevento. Ha bisogno di allenamento. Sono contento che si sia fatto meno male di quello che si pensava inizialmente».
 
L’identità della Roma. «Io voglio dalla squadra un’organizzazione precisa, rimanere corti e cercando di giocare insieme. Dobbiamo essere competitivi su ogni situazione di gioco. Dobbiamo sempre essere compatti e corti, sia in fase difensiva che offensiva. Questa è la cosa più importante».
 
Hector Moreno. «Hector sta bene, è tornato dalla Nazionale dopo aver fatto 90’. Ha avuto qualche problemino muscolare, ora sta trovando continuità». 
 
Il rinvio di Sampdoria-Roma. «Giocando daremo risposta a questa domanda. Può essere un vantaggio nella preparazione della gara, ma potrebbe essere negativo per il campionato visto che siamo attardati in classifica avendo una partita in meno rispetto agli altri. Potrebbe essere un aiuto per domani, ma non per il campionato. Comunque è un vantaggio relativo, molti calciatori dell’Atletico non hanno giocato col Valencia».
 
Come affrontare l’Atletico. «Abbiamo pensato qualcosa per metterli in difficoltà. Questo passa attraverso le nostre idee. Dal punto di vista dello stare in partita, della battaglia, ci dobbiamo mettere al loro pari. Senza questo non riusciremo a vincere. Strootman è un leader in partita e in allenamento, tornerà ad essere un giocatore determinante per poter trascinare la squadra. Noi abbiamo bisogno di questi giocatori, confido molto in loro. Contro questa squadra abbiamo bisogno di giocatori caratteriali. Le scelte? Le tengo per me».
 
Poche attenzioni. «Normale che siamo stati un po’ dimenticati dopo aver perso con l’Inter e non avendo giocato con la Samp. Se avessimo giocato sabato, magari facendo un risultato positivo, si sarebbe tornati a parlare della Roma. Ora pensiamo all’Atletico. Se domani giochiamo come contro l’Inter, ad eccezione degli ultimi 20′, faremo una buona partita. Dobbiamo migliorare nell’equilibrio. La partita di domani è una di quelle da vivere».
 
Perotti. «Il fatto che abbia giocato in Spagna interessa in maniera relativa. Contro l’Inter ha fatto una partita straordinaria sia dal punto di vista fisico che tecnico, di alta intensità. È in ritiro con me da Pinzolo. Ha cambiato un po’ il suo modo di giocare a calcio, è più vicino alla porta. Condizione fisica ottimale. Non dimentichiamoci di El Shaarawy, abbiamo due giocatori di ottimo livello in quella zona di campo. Qualche gol lo aiuterebbe sicuramente».

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