Malaria, il papà di Sofia: «Ammalarsi in Italia è una colpa. Ci sentiamo impotenti»

Malaria, il papà di Sofia: «Ammalarsi in Italia è una colpa. Ci sentiamo impotenti»
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Venerdì 8 Settembre 2017, 11:22 - Ultimo aggiornamento: 16:21

«Impotenti, così ci si sente nell'affrontare una malattia infida e aggressiva come la malaria, nonostante la cordialità e l'impegno costante di medici e infermieri. Impotenti, così ci si sente quando i media ti assediano senza rispettare il tuo dolore». Lo ha scritto ieri in un post su Facebook il papà, Marco, della bambina di 4 anni morta per malaria il 4 settembre a Brescia, dopo i ricoveri a Portogruaro (Venezia) e a Trento. 

«Impotenti, così ci si sente - prosegue l'uomo nel post - nell'apprendere dai giornali che il corpo di tua figlia è sottosequestro prima e che verrà sottoposto ad autopsia poi, senza essere stati minimamente informati, neanche si trattasse dei beni di un malavitoso. Purtroppo ammalarsi in Italia non è una sfortuna, ma una colpa».

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