Tuttavia sono giunte voci preoccupate in tal senso, proprio da alcuni dei fautori della rivoluzione tecnologica e della scienza, come Stephen Hawking e lo stesso Elon Musk, patron di Tesla e visionario della ricerca spaziale con SpaceXe dei viaggi in HyperLoop. Durante la Social Media Week Independent in programma a Roma dall'11 al 15 di settembre sono numerosi i keynote dedicati proprio all'Intelligenza artificiale, analizzandone il lato sociale ed etico: «I giornalisti non saranno sostituiti – spiega Marco Renzi, giornalista, docente universitario e presidente Lsdi – ma non perché le macchine non sapranno scrivere bene. Quello che mancherà sempre è la funzionalità dei professionisti dell'informazione e della comunicazione rispetto all'ecosistema. Quello non soppiantabile è la funzione di determinati professionisti».
L'appuntamento che vedrà protagonista Renzi è “Macchine che parlano come uomini o uomoni che parlano come macchine?”, in programma il 13 settembre alle 16.15. Fra i relatori Guglielmo Nappi, responsabile di Leggo.it, Andrea Boscaro, partner di The Vortex e Roberto Bernabò, direttore editoriale Finegil. Argomento centrale sono i chatbot, proprio quelli che, non troppo tempo fa, hanno portato un atmosfera da guerra dei mondi per una lost in translation: «Siamo vicini alla fantascienza, anche se i media italiani hanno riportato la vicenda non benissimo – afferma Renzi – lì era nata una collaborazione automatica fra due sistemi perché hanno trovato una scorciatoia linguistica per dialogare in modo più veloce». Fra le applicazioni più interessanti per i chatbot, algoritmi che nascono per rispondere alle domande più frequenti degli utenti di una piattaforma e, persino, per diete e programmare vacanze, è quello relativo alla Pubblica Amministrazione: «Ci sono alcuni esempi interessanti dell'utilizzo dei chatbot nella PA, persino in Italia – conclude Renzi – un algoritmo non è solo risposta sterile ma che si può evolvere secondo l'albero di programmazione per cui la persona che gestisce i bot è in grado di compilare».
Di intelligenza artificiale ne parlerà contemporaneamente (13 settembre, ore 16.15) anche Alvise De Nardi, Market manager per Italia, Spagna e America Latina di TalkWalker in un keynote intitolato “Social Listening: l'artificial intelligence cambia le regole del gioco”, in cui si soffermerà su come i nuovi standard di sentiment analysis (l'analisi delle “emozioni” sui social) e image recognition portano la guerra sui social a un altro livello.
Una riflessione che nasce all’insegna di Digital Education e HelpMarketing, è l'incontro del 12 settembre alle 15.15 intitolato “Bot, chatbots, artificial intelligence: come usarli in modo sano, consapevole, etico, proficuo. Per il business e la vita” di Rachele Zinzocchi, digital strategist R&D. Vi è l’urgenza di una nuova consapevolezza, responsabile, etica del Digitale come strumento, non buono o cattivo in sé, ma tale in base all’uso che se ne fa. Bot e AI in primis, ora come mai al centro della scena.
Un "Essere Utile per Avere l’Utile", un "Fare l’Utile con l’Utilità": anche e proprio grazie a Bot, Chatbot e Intelligenze Artificiali "utili", che in tal modo porteranno utilità, efficacia, produttività, negli affari e nella vita nostra, dei nostri figli, della società tutta.
Il “regno” delle chatbot è Telegram, l'app di messaggistica istantanea che più di altre ha accolto questa nuova evoluzione. L'incontro conclusivo della Social Media Week, il 15 settembre alle 16.45 è proprio su “Il futuro della comunicazione? Bot, chatbot, algoritmi, #Ai. Come usarli al meglio su Telegram”, con relatore Flavius Florin Harabor, dello staff del Joomla Festival 2016.
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