A Roma cominciano i preparativi per la settimana del bondage

A Roma cominciano i preparativi per la settimana del bondage
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Giovedì 24 Agosto 2017, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 16:35
Dal 13 al 17 settembre 2017, il mondo del bondage  si riunisce a Roma (al Lost and Found Studio di Via Arimondi 3 e al Qube di Via di Portonaccio 212) per la prima settimana internazionale dedicata a questa antichissima pratica erotica, con i massimi esponenti dall'Italia e dal Mondo. 5 giorni, 60 ore di Bondage, 28 tra i migliori performer e maestri di Bondage internazionali, 14 Workshop con rigger e bunny italiani, 16 Masterclass con rigger e bunny esteri, 17 spettacoli, 1 Area Bondage Permanente aperta per libero utilizzo dalle 11 di mattina a mezzanotte, costantemente supervisionata da tutti i rigger e le bunny ospiti, pronti ad assistere gli utenti in un peer rope/workshop continuo, 1 Play Area Permanente aperta per libero utilizzo dalle 11 di mattina a mezzanotte.

Tutto per un evento unico in cui avvicinarsi senza paura a una pratica che coltiva l'immaginario erotico di molti, attraverso un'inedita esplorazione della cultura e dell’estetica del bondage nelle sue più varie declinazioni, dalla tradizione giapponese alle sperimentazioni occidentali contemporanee con workshop, performance, spettacoli, peer rope, eventi culturali e ludici, dedicati ai cultori del genere ma anche a chi vuole avvicinarsi e scoprire un nuovo approccio all'Eros, consapevole e attento.  Il termine Bondage identifica la pratica erotica dell'immobilizzazione per mezzo di legature.

Il Bondage giapponese, chiamato Shibari o Kinbaku, è la tipologia di Bondage eseguito con le corde e si è sviluppato anche come disciplina artistica e performativa. Lo Shibari trae ispirazione dalle legature con cui anticamente venivano immobilizzati i prigionieri in Giappone. Padre dello Shibari può essere considerato il pittore, fotografo e scrittore Itoh Seiu (1882-1961). Il festival è prodotto da Ritual The Club, il primo Modern Fetish Party in Italia nato a Roma nel 1999, rappresentante del Torture Garden in qualità di Torture Garden Italy.

Partendo dall’esperienza dell’Extreme Clubbing, Ritual The Club ha creato la divisione Ritual LAB, dedicata agli aspetti didattici, artistici e socioculturali del Fetish, del BDSM e dell’Erotismo.
Ritual LAB promuove iniziative legate alle discipline artistiche e performative relative al mondo della sessualità alternativa e delle sottoculture, in costante dialogo con le istanze dell’arte contemporanea, dal Design alla Body Art.
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