Roma, è di don Gigi Maresu il cadavere trovato dai pompieri fra le sterpaglie bruciate lungo la A24

Don Gigi
di Alessia Marani
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Sabato 5 Agosto 2017, 19:23 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 08:24
E' di don Gigi Maresu, il prete di 66 anni scomparso da domenica mattina dalla casa di riposo per salesiani di Santa Maria Ausiliatrice, il cadavere trovato dai vigili del fuoco lungo il braccetto della A24 Roma-L'Aquila, venerdì pomeriggio, durante le operazioni di spegnimento di un grosso incendio divampato tra le uscite Portonaccio e viale Fiorentini. E' stato riconosciuto dal crocefisso che portava al collo e da un piccolo rosario da cui non si separava mai.
ll prelato, di origine sarda e molto conosciuto nella Capitale dove aveva officiato a Santa Maria Liberatrice, a Testaccio, e al Sacro Cuore di via Marsala, tra le 8.30 e le 9 di domenica era entrato come di consueto all'interno della chiesa ma poi non aveva fatto più ritorno nella sua stanza. Soffriva di Alzheimer, i parrocchiani erano molto in ansia per lui e avevano lanciato un appello: "Aiutateci a ritrovarlo, non ha documenti, nè soldi, nè telefonino. Spesso non ricorda nemmeno chi è". Purtroppo è arrivata la tragica notizia. Il magistrato ha diposto l'autopsia per risalire alle cause del decesso. Nel campo probabilmente era arrivato vagando e trovando accesso da via Castel Guidone o dallo Scalo Prenestino. 

 
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