"Una pubblicità densa di stereotipi, dalla donna oggetto all'uomo che non deve chiedere mai", protesta sui social l'associazione Non una di meno. E prontamente la responsabile Pari opportunità della segreteria Pd, Silvia Fregolent, è intervenuta sollecitando il Parlamento a intervenire una volta per tutte.
«In Italia ci sono ancora troppi episodi di pubblicità sessista che non solo mercificano l'immagine del corpo femminile ma incoraggiano azioni e comportamenti ambigui ed illeciti nei confronti delle donne - dichiara in una nota. - Il Pd ha presentato da tempo una proposta di legge in materia ferma però al Senato. Quando gli organi di autoregolamentazione del settore non sono incisivi e gli enti istituzionali preposti non possono intervenire quello che rimane è la sensibilità dei cittadini che dovrebbero prendere le distanze dai marchi, dalla imprese e dagli esercizi commerciali che utilizzano questo tipo di veicolo promozionale».
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