La slavina politica è cominciata venerdì dopo che sono state recapitate in Comune buste contenenti una sentenza di condanna, pena condonata, riferita alla sindaca pentastellata.
Anselmo è stata condannata a un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di ricettazione i successivi prenditori sapendoli innocenti. Così è scritto nella sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Civitavecchia Giovanni Giorgianni depositata a dicembre del 2008 nei confronti dell’attuale sindaca.
Una vicenda di cui i vertici e lo staff M5S preposto a vagliare le liste elettorali per chi si candida non sapevano nulla e che sta provocando molta irritazione. Il blog di Grillo ha emanato un primo avvertimento in cui si parla di sanzione definitiva e che ha il sapore di una condanna politica già decisa. «É stato avviato un procedimento disciplinare ex articolo 4 del Regolamento del MoVimento 5 Stelle nei confronti della sindaca di Anguillara Sabazia - si legge in un rigido post scriptum- É stato infatti segnalato ai probiviri che la sindaca sarebbe stata condannata diversi anni fa, tale condanna non risulta nel casellario giudiziario e nei carichi pendenti presentati nel 2015, documenti che il MoVimento 5 Stelle chiede all'atto della candidatura. Se ciò fosse vero la sindaca di Anguillara Sabazia avrebbe dichiarato il falso all'atto della sottoscrizione del documento necessario per candidarsi in cui è specificato di non aver ricevuto condanne in sede penale, anche se non definitive. I probiviri decideranno sulla sanzione definitiva per la sindaca». I toni preludono alla scomunica.
La vicenda giudiziaria è questa: ad agosto del 2008 era stata fissata l’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm nei confronti della Anselmo ma, in quella sede, l’attuale prima cittadina aveva chiesto di poter patteggiare la pena che poi è stata a tutti gli effetti condonata, come si legge dall’atto che in queste ore sta scatenando le polemiche.
Una polemica soprattutto politica perché si tratta di un precedente inedito per il M5S riguardante una notizia mai emersa finora a carico di una persona candidata alle scorse elezioni di giugno col MoVimento 5 Stelle ed eletta sindaco del comune nord di Roma con il 67 per cento di voti. L’attuale prima cittadina, attiva nel Movimento di Beppe Grillo dal 2013, non appena ricevuta la busta anonima ha dichiarato, qualche ora più tardi, sul proprio profilo Facebook istituzionale che nei prossimi giorni pubblicherà il proprio casellario giudiziale e carichi pendenti al fine di fare chiarezza.
«Quando mi sono candidata - ha detto Anselmo, raggiunta telefonicamente - ho presentato al MoVimento Cinque Stelle il mio casellario e i carichi pendenti che risultano puliti. Non ho pensato di dover far presente anche questa sentenza condonata e di diversi anni fa. Non appena ho ricevuto questa busta in forma anonima ho informato immediatamente i vertici politici del M5S che adesso stanno valutando il caso. Posso dire di sentirmi serena e di essere intenzionata a proseguire la nostra azione amministrativa sino alla fine del mandato con la stessa determinazione e trasparenza sino ad oggi dimostrata».
Sul social, per il momento, ci sono diversi messaggi di solidarietà per la sindaca Anselmo e qualche reazione urticante accesa da chi non condivide l’azione amministrativa a 5 Stelle.
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