Lo scorso 20 giugno, alle 20.34, Raymond aveva deciso di fare il bagno al piccolo Azrael, ma qualcosa lo ha distratto: dopo aver messo il bimbo in vasca e aver aperto il rubinetto, si è allontanato per rispondere al cellulare. Era la mamma dei suoi due figli che, in quei giorni, erano a casa con lui: tra loro è scoppiata un'accesa discussione scandita da urla al telefono e messaggini al vetriolo. Solo quarantacinque minuti dopo, quando l'acqua ha iniziato a invadere il piano superiore dell'appartamento, Raymond si è ricordato del piccolo Azrael che, nel frattempo, era annegato: a nulla è valso il suo tentativo di rianimarlo e la corsa al Medical Center University. Il piccolo è morto senza che i medici potessero far nulla per salvarlo.
«Si tratta di pura mancanza di buonsenso - ha detto George Montenegro, suocero di Raymond, confermando che tra la figlia e il genero è in corso una causa di divorzio - Non si lascia un bambino da solo in una vasca da bagno. Non si fa, qualunque cosa accada intorno a te».
Raymond non ha accampato scuse e ha ammesso immediatamente tutto, assumendosi la responsabità per la morte del piccolo: è stato arrestato e la sua cauzione è stata fissata a diecimila dollari. È accusato di aver causato la morte del figlio e adesso la sua vita è nelle mani del giudice. Intanto gli è arrivata la lettera di licenziamento: non sarà più un poliziotto di El Paso.
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