La Germania stampa la banconota da zero euro. Ma è un souvenir

Non valgono niente ma costano 2,50 euro ciascuna. O meglio: hanno valore artistico ma non commerciale. Grazie ad un accordo tra Banca Centrale Europea e Germania, è stata emessa la banconota da zero euro, una banconota vera e propria, nuova di zecca, con tanto di filigrana e ologrammi da mettere nel portafogli, con il piccolo inconveniente che non serve a nulla. Mentre il taglio da 500 si appresta a sparire, la neo-nata di colore lilla, proprio simile a quella in via di estinzione, arriva a fare compagnia alle colleghe da 5, 10, 20, 50, 100 e 200 euro.

Una provocazione contro la crisi, il carovita e il paniere? Niente di tutto ciò: si tratta di una iniziativa per celebrare la città di Kiel (a nord del Paese) e il suo museo marittimo. I collezionisti hanno già fatto man bassa e i primi 5mila esemplari sono esauriti in pochi giorni. Ma è prevista una ristampa. La banconota da zero euro rappresenta su un lato la nave tedesca Gorch Fock II, ospitata proprio in un museo di Kiel; sull’altro, invece, un omaggio all'Europa con alcuni monumenti dal Colosseo alla Sagrada Familia, dalla Tour Eiffel alla Porta di Brandeburgo.

La banconota è semplicemente un souvenir, nonostante venga stampata sulla stessa carta degli euro e vanti gli stessi livelli di protezione. La Bce consente, quindi, di realizzare idee del genere, in quantità limitate, per offrire ai Paesi la possibilità di rendere omaggio alla propria storia e alla propria cultura. Il taglio-souvenir, infatti, non è una novità: la Francia lo fa già dal 2015. La stessa Germania e l’Austria poi, ad esempio, hanno emesso banconote per celebrare la casa natìa di Mozart, lo zoo di Magdeburgo, il Castello di Moritz. Nell’aprile 2016, il governo federale ha anche deciso l’emissione della moneta da 20 euro in vista del 500° anniversario della Riforma luterana che si celebra proprio nel 2017.