Addio ad Arnoldo Foà, l'autobiografia dell'attore

Arnoldo Foà
di Arnoldo Foà
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Sabato 11 Gennaio 2014, 18:34
Sono nato a Ferrara da famiglia ebrea, in via Giuoco del Pallone. Avevo 3 anni quando ci siamo trasferiti a Firenze, dove ho trascorso l'infanzia e la gioventù. A Firenze ho studiato alla scuola di recitazione del Rasi, sotto la guida di Raffaello Milani. Dopo un litigio con mio padre, a vent'anni ho abbandonato gli studi di Economia e Commercio a Firenze, e ho deciso di trasferirmi a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia, da dove sono stato cacciato nel 1938 in seguito alla promulgazione delle leggi razziali volute da Mussolini. Il periodo della guerra è stato molto duro, non mi era permesso lavorare, e per guadagnare qualcosa potevo solo sostituire sotto falso nome gli attori malati nelle più famose compagnie dell’epoca, Cervi-Pagnani-Morelli-Stoppa, Ninchi-Barnabò, Adani-Cimara, Maltagliati-Cimara, utilizzando nomi falsi, come Puccio Gamma.



Infine sono riuscito a fuggire da Roma e a raggiungere Napoli, dove erano arrivati gli alleati. Lì sono diventato capo annunciatore e autore per la Radio alleata PWB, curando anche i notiziari. Alla fine della guerra, ho potuto ricominciare a lavorare in teatro con il mio vero nome, con alcune tra le più importanti compagnie, Ferrati-Cortese-Scelzo, Ferrati-Cortese-Cimara, Stoppa-Morelli-Cervi sotto la guida di Visconti, la Compagnia del Teatro Nazionale diretta da Guido Salvini, e poi diretto da Strelher, Ronconi, Squarzina, Menotti. Dagli anni '50 sono diventato autore e regista teatrale. Ho contribuito allo sviluppo della Radio RAI (ex EIAR) partecipando a numerose trasmissioni con gli attori più importanti di quegli anni (Benassi, Morelli, Stoppa, Cervi, Ferrari, Ninchi, Pilotto, ecc.) sia a Roma che a Firenze con il regista Umberto Benedetto, pietra miliare della radio fiorentina.



La mia carriera cinematografica comprende più di 100 films, diretto da famosi registi come Pietro Germi, Alessandro Blasetti, Giuliano Montaldo, Orson Welles, Joseph Losey, Edward Dmytryk, Nunnally Johnson, Tony Richardson, Christian Jacques. Tra i titoli più prestigiosi, “Altri tempi” di Blasetti, “Il processo” di O. Welles, “Il sorriso del grande tentatore”, “I cento cavalieri” di Cottafavi, “Il giocattolo” di Montaldo, “Gente di Roma” di Ettore Scola, per il quale ho ottenuto il Nastro d’Argento 2004 come miglior interprete non protagonista.



In televisione ho preso parte ad alcuni dei più famosi ed importanti sceneggiati ("La freccia nera", "Il giornalino di Gianburrasca", "I racconti del maresciallo", "Nostromo", ecc.), diventando mio malgrado uno dei primi divi del piccolo schermo. Ho preso parte anche a trasmissioni culturali, di intrattenimento e a tanta prosa televisiva.Ho lavorato per molti anni anche come doppiatore e direttore di doppiaggio, mia è la voce di Anthony Quinn in "La strada" di Fellini.



Sono diventate famose le mie registrazioni di dizioni poetiche su vinile e recentemente anche su cd e le letture pubbliche in recital molto apprezzati: Dante, Lucrezio, Carducci, Leopardi, Neruda, Garcia Lorca, (circa 1.000.000 di copie vendute negli anni ‘50/’60). Sono anche pittore, scultore, giornalista e scrittore, e per un breve periodo mi sono occupato anche di politica, diventando consigliere comunale a Roma per il Partito Radicale. Ho pubblicato diversi romanzi, "La costituzionedi Prinz", "Le pompe di Satana" (Pellicanolibri), "Joanna. Luzmarina" (Corbo Editore), una raccolta di poesie, "La formica", un manuale di recitazione con ricordi e aneddoti, "Recitare. I miei primi 60 anni di teatro" (Gremese), e l'"Autobiografia di un artista burbero" (Sellerio).
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