Oggi è stato trasportato sull'isola l'impianto di dissalazione, come da piano di lavoro. L'attivazione era prevista nei prossimi giorni rendendo autonoma nella fornitura idrica l'isola di Ventotene che avrebbe così smesso di essere rifornita tramite navi cisterna. «All'arrivo dell'impianto, alla squadra di Acqualatina è stata notificata un'ordinanza sindacale, emessa oggi, che blocca i lavori con decorrenza immediata». L'ha firmata il neo sindaco, Gerardo Santomauro, eletto meno di due settimane fa sostenendo che «allo stato sussiste l'interesse pubblico e dell'amministrazione a chiarire le criticità ambientali» e soprattuto che l'impianto "mobile" non sarebbe mai stato approvato.
Il servizio idrico alle isole pontine è regolato da un Protocollo d'intesa sottoscritto da Regione Lazio, Comuni di Ponza e Ventotene, ATO4 e Acqualatina a ottobre 2015 «che sancisce gli impegni per tutte le parti in causa nell'ottica di sostituire il trasporto d'acqua con le navi con un sistema idrico autonomo».
Acqualatina aveva portato un impianto provvisorio, noto come "Skid" e adesso verificherà «se non si siano già determinate le condizioni per considerare inapplicabile quanto previsto dal Protocollo, e restituire al Comune di Ventotene e alla Regione Lazio la responsabilità e gli oneri dell'approvvigionamento dell'acqua con le navi, anche a tutela dell'insieme degli utenti di ATO4».
In tutto il territorio pontino c'è allarme per l'acqua che scarseggia, a Ventotene evidentemente è un problema non sentito.
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