Raggi: «Rinvio a giudizio? Se sarà non mi dimetto»

Raggi: «Rinvio a giudizio? Se sarà non mi dimetto»
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Martedì 20 Giugno 2017, 21:46 - Ultimo aggiornamento: 22:30
«Seguirò le regole codice etico», Virginia Raggi risponde così a Cartabianca su Rai3 alla domanda della giornalista Bianca Berlinguer: «Se arriverà il rinvio a giudizio? Andrò avanti». E ancora: «Non ho rubato soldi, non ho corrotto nessuno, ho solo messo la firma su un documento, ho fatto una nomina seguendo una procedura che era stata applicata anche negli anni precedenti oltretutto senza essere mai stata contestata». «Sono tranquilla, depositeremo gli atti certa di riuscire a farmi ascoltare. Se arriverà il rinvio a giudizio? Seguirò il codice etico, andremo avanti».

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, rischia il rinvio a giudizio per le accuse di falso e abuso d'ufficio. La procura di Roma ha chiuso le indagini, atto che di norma precede la richiesta di processo, per il cosiddetto "pacchetto nomine". A Raggi sono contestati l'abuso d'ufficio in relazione alla promozione di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica e il falso per quella alla direzione Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex braccio destro della prima cittadina ed ex capo del Personale, che è sotto processo per corruzione insieme all'imprenditore Sergio Scarpellini.

Quando in trasmissione si fa presente alla sindaca che l'ex assessore, che fu costretta alle dimissioni il 13 dicembre 2016 dopo l'avviso di garanzia della Procura di Roma, ha dichiarato: «Io mi sono dimessa, poi però il Movimento 5 Stelle ha cambiato pelle..», la sindaca prosegue: «Il codice etico è stato scritto, non l'ho scritto io. Tutto il resto sono illazioni. Dipende dalla gravità di reati . L'assessore Muraro si è dimessa, è una sua opinione. Il Movimento Cinque Stelle è molto chiaro: prima vengono i progetti e le idee poi le persone».

AIUTO DALLO STATO La sindaca prosegue su altri temi: «Abbiamo già pronta un'agenda Roma, e abbiamo fatto un conteggio al centesimo.
Con l'agenda Roma, che preciso abbiamo fatto dopo aver chiuso il nostro bilancio in modo da capire di quanto potevamo disporre noi, chiederemo al Governo circa un miliardo e due o un miliardo e tre. Roma ha circa due milioni e ottocentomila residenti e paga servizi per 4 milioni di persone: è evidente che abbiamo bisogno di un aiuto extra dello Stato».


RIFIUTI «Siamo contrari a discariche e inceneritori - ha affermato la Raggi - Dobbiamo rendere Roma autonoma con una serie di impianti. Abbiamo individuato siti per collocare le prime 4 aree ecologiche».

IMMIGRAZIONE  «Dobbiamo distinguere tra i rifiugiati richedenti asilo per cui abbiamo avviato un protocollo con la prefettura per farli lavorare e integrarli e i migranti economici per cui abbiamo iniziato un'interlocuzione con la Prefettura per gestire il fenoneno migratorio. Roma è soggetta a migranti regolari ma anche migranti che fanno parte di quote di altre città. C'è un fenomeno di immigrazione non controllata che fa aumentare il numero delle persone. L' accoglienza è un sistema che va fatto bene. C'è la necessità di avere un numero di persone gestibili».

«I campi rom? - continua la sindaca - Avvieremo un sistema per il superamento dei campi rom, utilizzando fondi europei che non sono mai stati utilizzati. Abbiamo già avviato un censimento: le persone che potranno sostenere l'affitto, dovranno autosostenersi, lavoreranno e pagheranno le tasse. Chi non ce la fa avrà diritto ad usufruire di aiuti previsti dai fondi europei».
 
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