Germania, i vicini protestano, il giudice impone a una coppia fasce orarie per fumare in cortile

Germania, i vicini protestano, il giudice impone a una coppia fasce orarie per fumare in cortile
di Antonio Bonanata
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Lunedì 12 Giugno 2017, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 13:08
La sigaretta della discordia: è quella che ha indotto un giudice tedesco ad imporre orari prestabiliti per fumare ad una coppia di accaniti tabagisti, che sfruttavano il cortile condominiale per la pausa sigaretta. I vicini, però, infastiditi dal fumo che entrava nelle loro abitazioni, hanno portato il caso in tribunale, per stabilire se ad aver torto fossero loro o se, all’opposto, la ragione stesse dalla parte dei coniugi, i quali chiedevano soltanto di poter usare uno spazio condiviso per un’attività che, svolta all’aperto, è tecnicamente lecita.
Alla fine il giudice, molto salomonicamente, ha optato per una decisione di compromesso, a metà tra le due opposte pretese: ha infatti fissato degli orari tassativi nei quali la coppia potrà uscire in cortile a fumare, garantendo ore di aria salubre e non infestata di fumo agli altri condomini. «Ho bilanciato gli interessi delle due parti – ha dichiarato candidamente il giudice Steven Kensy – e sono arrivato alla conclusione che ci dovesse essere un’equa decisione».
E così Dirk e Andrea (questi i nomi dei due fumatori) potranno uscire in cortile a fumare dalle 6 alle 9, da mezzogiorno alle 15, dalle 18 alle 21 e da mezzanotte alle 3; in altre parole, un tempo congruo – e, di conseguenza, più fasce orarie a disposizione – per consentire alla coppia di tabagisti di soddisfare il proprio vizio.
Tuttavia, pare che quanto stabilito dal giudice Kensy, se da un lato abbia esaudito le richieste degli altri inquilini, dall’altro abbia lasciato increduli i due fumatori, che si sono visti privare di un loro diritto sacrosanto: «Tra poco i nostri vicini ci diranno anche cosa dobbiamo cucinare!» ha protestato Andrea, aggiungendo che lei e il suo compagno fumano solo d’estate, di tanto in tanto, mentre i condomini della porta accanto usano spesso il forno (con conseguenti odori di cucinato) e anche i loro ospiti fumano all’esterno. La coppia è arrivata ad ipotizzare il trasferimento in un’altra casa, anche se adesso non hanno i soldi per traslocare.
Ad ascoltare i vicini, invece, pare che Dirk e Andrea fumino in continuazione, una sigaretta dopo l’altra, e il fumo raggiunga inevitabilmente gli altri appartamenti. Come possa, poi, il fumo di varie sigarette infestare l’aria di un intero cortile condominiale, entrando in ciascun appartamento, è altra (e dubbia) faccenda. Vexata quaestio, avrebbero commentato i Latini. Che, non avendo sigarette, si dedicavano a ben altri vizi.
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