Roma, Spalletti: «Ribaltone? Lo scudetto lo vince la Juve. Il futuro si chiama Chievo»

Roma, Spalletti: «Ribaltone? Lo scudetto lo vince la Juve. Il futuro si chiama Chievo»
di Gianluca Lengua
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Venerdì 19 Maggio 2017, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 17:18

La parola d’ordine è Chievo. Luciano Spalletti prepara con la massima concentrazione la partita di domani al Bentegodi, fondamentale per mantenere il secondo posto e l’accesso diretto alla Champions League. Il futuro, per oggi, non conta: «Noi in questa settimana ci siamo detti con i giocatori: “Se avessimo la possibilità di firmare il nome sarebbe Chievo Chievo”. Ci interessa vincere domani, non altro», e su Totti: «Lui fa parte della nostra squadra, è il giocatore più importante, è una leggenda, lo sarà e lo è stato. Ma per essere giusto e corretto devo fare delle scelte ed è capitato che l’ho penalizzato». Ecco la conferenza stampa dei Luciano Spalletti. 
 
Calo di concentrazione. «Per come la vedo io non ci sarà. C’è il rischio di trovare una squadra forte che crea problemi. Il Chievo ha messo in difficoltà le squadre più forti, ha mostrato velocità e qualità. Il rischio è quello. Io ho detto ai miei che vanno vinte tutte e quello è il mio punto di vista per arrivare secondi».
 
Il Chievo. «Oltre al pericolo di giocare in casa, ci sono anche i calciatori e quali possibilità di futuro avranno. Daranno il massimo di loro stessi, non hanno altra strada per avere un futuro importante, per averlo dovranno avere un presente importante. Tutti giocano sulla base di quello che riescono a costruire durante i campionati».
 
Il ribaltone. «Noi dobbiamo credere alla possibilità di rigiocare la partita di Porto. Noi rigiochiamo la partita con il Porto con il Chievo e il Genoa. Il campionato lo vince la Juventus, perché è stata la più forte e che ha dettato i ritmi del campionato facendosi trovare pronta in tutte le competizioni. A noi non cambia nulla, per far avverare il miracolo noi dobbiamo vincere le prossime due partite. È tutta la settimana che mi chiamo Chievo-rombo perché loro giocano così, non si parla di altro, abbiamo la possibilità di giocare in Champions League. Ci siamo costruiti la possibilità di giocarci nel prossimo campionato».
 
Dzeko. «È a disposizione».
 
La delusione. «Parlare di delusione è eccessivo. Questa partita ci può liberare di qualche brutto risultato e da qualche rimorso. Siamo tutti proiettati verso il secondo posto, abbiamo sempre lottato a denti stretti e non vogliamo perdere questa occasione.
 
Totti. «Lui fa parte della nostra squadra, è il giocatore più importante, è una leggenda, lo sarà e lo è stato. È il simbolo della nostra squadra in qualsiasi direzione si voglia guardare la Roma si ci trova il calciatore Totti davanti a tutto. Poi io lo devo trattare da uno che è un giocatore importante, ma che fa parte di una squadra. Per essere giusto e corretto devo fare delle scelte ed è capitato che l’ho penalizzato. Io devo tentare di vincere le prossime due partite e nel ragionamento ci metto anche la gestione di Francesco. Si è meritato quello che gli è stato attribuito». 
 
Il prossimo allenatore della Roma. «È normale che si facciano nomi per la panchina della Roma, sono tutti nomi che hanno il blasone per essere il prossimo allenatore della Roma. La società farà il suo lavoro, anzi lo ha già fatto prendendo Monchi e facendo giocare i migliori nella squadra della Roma. Io devo essere più bravo di loro se volessi mantenere il posto, per andare al di là dell’ostacolo devo accettare la sfida».
 
Futuro all’Inter o Tottenham. «Noi in questa settimana ci siamo detti con i giocatori: “Se avessimo la possibilità di firmare il nome sarebbe Chievo Chievo”. Ci interessa vincere domani, non altro. Il futuro non è nei nostri pensieri. Loro sono un’ottima squadra. Se prendiamo i numeri del Chievo ti raccontano che squadra sono. Una delle squadre peggiori nel far girare palla o crossare, ma quando la riconquistano sono tra i migliori a verticalizzare, sono tra i migliori a lanciare e ad andare sulle seconde palle. Si vede il target della squadra e noi dobbiamo essere bravi a modificare le loro possibilità. Dei futuri allenatori di Inter o Roma non ce ne frega niente. Pensiamo al rombo del Chievo, rispondo solo a questo».
 
I cali di fine stagione. «Quest’anno abbiamo vinto per la prima volta tutte le partite con Milan e Inter. Abbiamo perso punti con l’Empoli, ma poi abbiamo recuperato da altre parti. Guarda il Crotone, che ha perso sempre e poi si sono ricompattati grazie anche al pubblico. Avere queste inversioni di tendenza e per lottare tutti verso la stessa direzione, ti consente di mostrare le tue qualità. Ci sta di perdere punti ogni tanto. Quelle che abbiamo perso non ci hanno disturbato. Se non vincevamo quelle che abbiamo vinto era uguale. Con la Juve avevo vinto solo una volta in Coppa Italia con Okaka, Rosi e Tommasi e avevo vinto perché nevicava (scherza ndc). Sono numeri importanti, segno che la squadra è stata sempre sul pezzo e si è costruita la strada per l’obiettivo. Queste sono le partite che ci possono dare la felicità. Ogni tanto abbiamo lasciato per strada risultati che ci rendono tristi, questa partita può spazzare via la tristezza.»
 
Cosa rinunciare per vedere lo scudetto a Roma. «Noi abbiamo delle tentazioni…rispondo la prossima settimana».


 
 
 
 

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