I cani fanno i propri bisogni in linea con l'asse terrestre: lo svela una ricerca

I cani fanno i propri bisogni in linea con l'asse terrestre: lo svela una ricerca
di Anna Guaita
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Sabato 4 Gennaio 2014, 23:37 - Ultimo aggiornamento: 23:38
Chiunque abbia mai avuto un cane, sa che quando arriva il momento della pop, Fido tende a fare un balletto complicato : gira e rigira intorno al bersaglio prescelto, oppure si accuccia e poi di colpo si rialza e si rimette a camminare. Raramente va diritto allo scopo. Ebbene, per secoli i padroni di cani hanno pensato che questo comportamento fosse solo dettato dal più o meno efficiente funzionamento degli intestini dei nostri cari compagni. Invece uno studio appena pubblicato sulla rivista britannica Frontiers in Zoology ci rivela che dietro a tutte quelle fisime potrebbe esserci un comportamento istintivo alquanto stupefacente: nell’atto di liberarsi, i cani preferiscono allineare il proprio corpo secondo l’asse magnetico nord-sud della terra.



Lo studio può apparire alquanto inutile, ma in realtà il calcolo dell’influenza che l’asse magnetico ha sui mammiferi può aiutarci a capire anche i comportamenti degli esseri umani. Certo, il tema di questo particolare studio si presta a ironie sfrenate. Un commentatore che leggeva la notizia sul sito di Time, ad esempio, ha scherzato: «Certo, sappiamo bene che la Terra ruota da est verso ovest, quindi Fido intuisce che se si allineasse in quella direzione, e la terra di colpo decidesse di frenare, finirebbe con la sua popò sul muso o sulla schiena. E molto saggiamente sceglie l’allineamento nord-sud».



Scherzi a parte, gli autori della ricerca hanno tenuto per due anni sotto osservazione 70 diversi cani di 37 razze. E dopo aver studiato il loro comportamento in 1893 evacuazioni avvenute quando i soggetti erano tutti in libertà, cioé non al guinzaglio, hanno constatato che i cani evitavano accuratamente l’allineamento del corpo in senso est-ovest, mentre “quando il campo magnetico era calmo” chiaramente sceglievano quello nord-sud. Le ragioni di ciò non sono chiare, ma i ricercatori sostengono che questa ricerca apre “nuovi orizzonti” nello studio dell’uso che gli organismi viventi fanno del campo magnetico terrestre.
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