Birdwatching in città: da Roma a Bologna ecco la mappa italiana

Birdwatching in città: da Roma a Bologna ecco la mappa italiana
di Francesca Spanò
4 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Giugno 2017, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 15:56
Osservare gli animali nel loro habitat naturale, ancor di più gli uccelli, è magico. Eppure non sempre è necessario spostarsi da un capo all’altro del mondo, alla ricerca delle creature più strane. Non di rado, nelle nostre caotiche città, è possibile trovare un inaspettato scorcio d’Africa, un pittoresco angolo carico di nicchie ecologiche che nascondono emozionanti sorprese. Gli appassionati delle gite immersi nella natura, insomma, non hanno che da prendere binocolo e bottiglietta d’acqua e mettersi alla ricerca di volatili anche non troppo comuni.

Birdwatching in città: come cambiano le abitudini degli animali

Le specie inusuali qualche volta ci volano accanto, passano sulle nostre teste mentre noi con gli occhi sugli smartphone e la testa carica di pensieri, non ce ne accorgiamo nemmeno. Se un tempo occorreva allontanarsi dalle zone trafficate ed attendere pazientemente il passaggio di qualche uccello, oggi molti hanno abbandonato boschi e foreste e si sono rifugiati proprio vicino ai grandi centri. Una mappa interessante dei luoghi dove andare per questo tipo di tour, è stata realizzata dal gruppo alberghiero Space Hotels e rivela curiosità sorprendenti.

Il giro del mondo scoprendo l’Italia…

A Roma, le colonie di pappagalli parrocchetto dal collare: un’oasi naturale inaspettata e ricca di fauna. Nel Parco dell’Appia Antica e nei fiumi Tevere e Aniene molti sono gli animali che vi abitano, ma per osservare questi pappagalli meglio andare a Villa Pamphili o a Villa Borghese. I cambiamenti climatici li hanno fatti giungere fin qui dall’Africa settentrionale, India e Pakistan.

A Bologna, invece, c’è il nido del falco pellegrino che qui pare aver trovato davvero la sua casa. Le torri, infatti, ricordano le pareti rocciose dove abitano di solito e in Piazza Maggiore è facile vederli volare, ma anche all’Ospedale Maggiore e nella zona di San Vitale. 

A Milano, ancora, c’è la casa dell’airone cenerino. I rondoni stanno all’interno del terzo anello del celebre Stadio di San Siro ed i falchi pellegrini sono giunti fino alla sommità del Grattacielo Pirelli per nidificare. Questa specie, invece, svolazza al Parco Forlanini con i classici becchi gialli.

E ancora…

A Venezia e provincia, l’Avifauna presente è veramente molto ricca: si va dal germano reale all’airone cenerino, dal gheppio al merlo, dal pettirosso al fagiano fino al picchio rosso, al martin pescatore e alla poiana, tanto per citare i principali. Le zone sono quelle di Mestre, punta San Giuliani, San Giobbe (zona Cà Foscari, facoltà di Economia). A Napoli, invece, uno dei luoghi dove armarsi di binocolo e pazienza è il Parco Virgiliano. Qui è possibile vedere passeri solitari, occhiocotti, verzellini, capinere, merli, pettirossi, luì e gabbiani reali.

Dove andare fuori città

Per chi volesse organizzare un giorno lontano dai grandi centri abitanti, le location giuste non si contano. Ci sono decine di luoghi carichi di verde, molti segnalati dalla stessa Lipu (Lega italiana protezione uccelli) dove molte specie passano. Ecco qualche esempio:

Friuli Venezia Giulia, Foresta del Tarvisio: una tipica foresta alpina, circondata da faggio, pino nero, abete bianco, abete rosso e pino silvestre che su ventiseimila ettari registra il passaggio di diversi rapaci diurni. Tra questi ci sono il Grifone, l’Astore, l’Aquila reale, la Civetta capogrosso, la Civetta nana. E poi pure Gallo cedrone, Gallo forcello, Pernice bianca, Francolino di monte, Picchio nero, Picchio cenerino e Picchio tridattilo.

Emilia Romagna, Riserva Lupu di Torrile e Tre Casali: non lontano da Parma è molto famosa tra i fotografi naturalisti, anche per la presenza di capanni di osservazione. Si notano uccelli come Airone cenerino, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Garzetta, Airone bianco maggiore, più una colonia di Cavaliere d’Italia e Sterna comune.

Emilia Romagna-Veneto, Delta del Po:  durante l’anno qui si osservano Fenicottero, Spatola, Airone rosso, Tarabusino, Tarabuso, Sgarza ciuffetto, Marangone minore, Sterna comune, Gabbiano comune, Gabbiano roseo, Gabbiano corallino, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Beccaccia di mare, Falco di palude, Albanella minore, Volpoca e, in inverno, anche anatre e oche.

Abruzzo- Lazio-Molise, Parco Nazionale d’Abruzzo: area naturalistica importantissima, oltre ai mammiferi vanta la presenza di gufo reale, Aquila reale, Astore, Falco pellegrino. E poi, Coturnice, Picchio dorso bianco, Merlo acquaiolo, Gracchio corallino, Gracchio alpino, Tordela, Rondine montana, Fringuello alpino, Sordone, Picchio muraiolo, Balia dal collare, Zigolo muciatto, Codirossone, Spioncello.

Amatissimi dai birdwatcher…

Parco Nazionale del Gran Paradiso: soprattutto per la presenza dell’aquila reale, ma non mancano anche gracchio alpino, gracchio corallino, sordone, codirossone, culbianco, codirosso spazzacamino, fringuello alpino, merlo dal collare, cesena, beccafico, nocciolaia, luì bianco, venturose, zigolo muciatto, zigolo giallo, ortolano.

Stretto di Messina: l’osservazione degli uccelli qui, tiene anche lontani i bracconieri. A rischio sono soprattutto pecchiaioli, falchi palude, abanelle minori, albanelle pallide, aquile anatraie, poiane, nibbi, grillai e ogni tipo di falchi.

Sicilia, Linosa: vanta la presenza di diecimila coppie di Berta maggiore che si osservano meglio al tramonto, tra maggio e agosto. Grazie alle locali imbarcazioni è possibile osservarle da vicino. Da ottobre, si assiste ad un interessante flusso di uccelli migratori e tra questi c’è il pigliamosche pettirosso, lo zigolo minore, il luì forestiero.
 
Consigli per il birdwatching
 
Osservare il passaggio di qualche colorato uccello è un piacere che si sono concessi tutti, ma distinguere una specie da un’altra è una storia diversa. Un passatempo popolare sempre più il birdwatching, permette anche di staccare la spina e rilassarsi imparando molto dalla natura. Per praticarlo al meglio, ovviamente, non può mancare un binocolo. Deve avere il giusto ingrandimento (ad esempio 7x o 8x) ed essere leggero, magari non troppo costoso per iniziare. Importantissima è poi la guida, per poter confrontare gli esemplari e possibilmente la compagnia di altri birdwatcher esperti.
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