E' morto il giornalista Alberto La Volpe, ex direttore del Tg2 e sottosegretario ai Beni culturali

E' morto il giornalista Alberto La Volpe, ex direttore del Tg2 e sottosegretario ai Beni culturali
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Martedì 16 Maggio 2017, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 11:56
È morto a Roma a 83 anni Alberto La Volpe, giornalista con una lunga carriera in Rai, ma anche parlamentare e sottosegretario. Noto, tra l'altro, per aver diretto dall'87 al '93 il Tg2, inventando insieme a Giovanni Falcone «Lezioni di mafia». Purtroppo quel progetto, ideato nel novembre 1991 e pensato per essere trasmesso nel giugno dell'anno successivo, fu segnato dalla strage di Capaci che però non ne impedì la messa in onda, pur senza la presenza del magistrato. Nel 2012 Pietro Grasso ha dato il via ad una nuova serie di Lezioni di mafia, ispirata a quella prima edizione.

Nato a Napoli il 9 ottobre 1933, La Volpe iniziò a lavorare in Rai nel 1963. La militanza nel partito socialista lo portò nel 1970 a svolgere il ruolo di sindaco a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, dal 1970 al 1980. La carriera nella tv pubblica raggiunse una svolta nel 1979, quando fu cofondatore e quindi vicedirettore del Tg3, assieme a Biagio Agnes e Sandro Curzi. Nel 1987 il nuovo salto, quando prese il posto di Antonio Ghirelli alla direzione del Tg2. Prima di allora il pubblico aveva imparato a conoscerlo come conduttore di Speciale TG1.

Nel 1993 decise di dedicarsi all'attività politica, lasciando la direzione del Tg2 a Paolo Garimberti. Fu eletto alla Camera nel 1994 nella XII legislatura con il Partito Socialista Italiano, che entrò in coalizione con l'Alleanza dei Progressisti, restando deputato fino all'8 maggio 1996. Nella successiva legislatura non venne rieletto in Parlamento, ma svolse incarichi di governo: sottosegretario ai Beni culturali e ambientali dal 1996 al 1998 durante il primo governo Prodi e poi sottosegretario all'Interno del primo governo D'Alema dal 22 ottobre 1998 al 21 dicembre 1999, in rappresentanza dei Socialisti Democratici Italiani.

La Volpe fu vicino alla causa palestinese, divenendo anche presidente dell'associazione Italia-Palestina.
Tra i suoi libri: L'inchiesta insieme a Marco Leto (pubblicato nel 1988 da Mondadori, poi Diario segreto di Nemer Hammad, ambasciatore di Arafat in Italia (pubblicato nel 2002 da Editori Riuniti) e quindi Per non morire di mafia con Pietro Grasso (pubblicato nel 2009 da Sperling & Kupfer). Tra i primi pensieri di commiato quello dell'ex parlamentare Pd Vincenzo Vita: «È scomparso Alberto La Volpe, giornalista, personalità politica e culturale. Attento alla causa palestinese. Un compagno gentiluomo, come pochi». I funerali si terranno giovedì 18 maggio alle 15,30 a Roma nella chiesa di Santa Chiara in piazza dei Giochi Delfici.
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