Sorrentino gira il nuovo spot sulle montagne dell'Abruzzo

Sorrentino gira il nuovo spot sulle montagne dell'Abruzzo
di Sonia Paglia
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Venerdì 12 Maggio 2017, 12:20
Il nuovo spot pubblicitario di Campari, per la regia di Paolo Sorrentino, ha come location la montagna dell’Aremogna (L'Aquila) vicino Roccaraso. Le riprese sono iniziate l’ 8 maggio e si sono concluse qualche giorno fa. Il tutto è stato effettuato nel massimo riserbo, ma la notizia è trapelata in paese, in quanto sono stati coinvolti, da supporto logistico, alcuni residenti. Come ambiente, è stata scelto quello della splendida località Vallefredda nelle vicinanze del rifugio Haidi, della baita Bucci, fino al fitto bosco Ardicara. Lo staff era costituito da oltre 150 persone. A guidaro, il regista, sceneggiatore e scrittore italiano, Paolo Sorrentino, vincitore di quattro European Film Awards, un Premio Bafta, cinque David di Donatello, cinque Nastri d'argento, un Premio Oscar e un Premio Golden Globe.

Sul manto erboso, sono state posizionate alcune scenografie che riproponevano gli elementi della natura primordiale. Tuttavia non è consentito svelare i dettagli, come anche i nomi dei due attori, protagonisti dello spot. La location, durante i giorni di preparazione, è stata rigorosamente blindata con la chiusura del percorso per Valle Fredda attraverso transenne mobili, interdizione della fermata a tutti gli autoveicoli, dalle 6 del mattino, fino alle 20. La richiesta dell’autorizzazione, è stata inoltrata al comune roccolano e ai carabinieri forestali, da Film Master Production di Roma. I tecnici incaricati, prima di iniziare i lavori, hanno effettuato sopralluoghi in diverse località italiane, anche in Trentino, selezionando l’entroterra abruzzese, come la più adatta. Paolo Sorrentino è una persona estremamente umana, tanto che durante i pranzi e le cene ha rifiutato trattamenti di lusso particolari. A Roccaraso, ha perso i suoi genitori quando aveva 16 anni, a causa di un incidente domestico, generato dalle esalazioni di monossido di carbonio. Lui non rimase coinvolto nella tragedia, in quanto suo padre lo autorizzò, per la prima volta, a recarsi ad Empoli per assistere alla partita di calcio Empoli-Napoli.
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